È stato il primo innesto della Sestese in questo calciomercato. Fresco della vittoria del campionato con la Varesina, Mattia Deodato ha attratto su di sé gli occhi di tanti addetti ai lavori. Cresciuto calcisticamente al Varese, ha poi trascorso sei anni a Venegono, di cui uno negli Allievi, uno nella Juniores e quattro in Prima Squadra. Agile e fulmineo, il trequartista classe 2001 è pronto per iniziare una nuova avventura in una categoria che, nonostante la giovane età, conosce già come le sue tasche.

Partiamo proprio dalla scorsa stagione alla Varesina, in cui sei riuscito a metterti in mostra nonostante la forte concorrenza. Qual è il tuo bilancio?
“Sinceramente a livello personale, in termini di numeri, speravo di dare un contributo maggiore. Ho chiuso la stagione con due gol e quattro assist e avrei voluto fare meglio; comunque il fatto di aver giocato tanto è stata sicuramente una nota positiva. Dal punto di vista della squadra, invece, non posso che essere soddisfatto perché abbiamo raggiunto l’obiettivo che inseguivamo da anni”.

Vincere un campionato alla tua età è ancora più bello? Cosa ti ha lasciato?
“Il giorno che abbiamo vinto ho provato una forte emozione, una delle più belle della mia vita finora. Pensando anche a tutti i sacrifici fatti in questi anni, raggiungere un traguardo così importante con i compagni è stato molto bello, anche perché eravamo un gruppo molto unito, quindi ero molto felice”.

Oltre, naturalmente, a questa vittoria, c’è un momento o un episodio dei tuoi anni con le Fenici a cui sei particolarmente legato?
“Sicuramente l’esordio in Serie D contro il Como nel 2017, quando avevo sedici anni, e anche la mia seconda partita in quella stagione, sempre contro il Como nel girone di ritorno, allo Stadio Sinigaglia, con migliaia di persone sugli spalti”.

Ora che lasci Venegono dopo così tanti anni, come ti approcci a questa nuova sfida con la Sestese?
“Ho molta voglia di migliorare e mettermi in mostra, per far vedere che questi anni alla Varesina mi hanno dato tanta esperienza, sebbene io sia ancora giovane. Sia gli obiettivi personali che di squadra sono uno stimolo per fare bene e vorrei dare il mio aiuto per portare la Sestese dove merita, perché secondo me, per la storia che ha, è una società di almeno una categoria superiore”.

In biancazzurro ritroverai Castelli e Bellacci. Anche solo a livello di spogliatoio e intesa in campo, pensi che possa già essere un buon punto di partenza?
“Certamente, e sono contento per entrambi. Castelli secondo me è un ottimo portiere; è vero che in Prima Squadra ha giocato poco, ma dopotutto davanti aveva un grande come Spadavecchia. Con Bellacci ho un ottimo rapporto e per me è come un fratello di spogliatoio; abbiamo fatto tutta la trafila delle giovanili alla Varesina ed è da sei anni che giochiamo insieme, quindi sono sicuro che quest’intesa sia dentro che fuori dal campo potrà essere di aiuto per la squadra”.

Passiamo alla parte tattica: da trequartista prediligi il ruolo di assist man o ti piace di più cercare la porta?
“Diciamo che non sono un giocatore con l’ossessione del gol; in generale vedo bene la porta, ma se dovessi andare in doppia cifra con gli assist e non con i gol, sarei comunque felice. Essendo il mio un ruolo di appoggio alla punta, mi piace riuscire a servirla nel modo giusto”.

Mancano due settimane all’inizio della preparazione. Entrando nell’ottica della prossima stagione, quali sono le tua aspettative?
“Avendo parlato con la società, mi aspetto un obiettivo di squadra importante. Inizialmente potrebbe essere raggiungere i playoff, poi magari sperare in qualcosa in più. Chissà, sarebbe bello vincere un altro campionato”.

Silvia Alabardi

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