Vittoria dal peso specifico quasi incalcolabile quella di stasera della Pallacanestro Varese sulla Reyer Venezia per 76-68. Un risultato con cui i biancorossi tornano a conquistare due punti per la prima volta dal 20 novembre, data della vittoria interna contro Tortona.

Difesa, cuore e tanta, tantissima intensità sono state le chiavi di un successo che è ossigeno puro per una squadra in deficit di roster ma che ancora una volta, nella difficoltà, trova la forza e la voglia di ribaltare la sorte, fattasi avversa. Nonostante fino a fine terzo quarto la prova offensiva della squadra sia stata tra le peggiori della stagione, la nuova solidità difensiva ha mostrato una via nuova e fino ad oggi non seguita per vincere.

Questa è stata la chiave di volta di una partita sulla carta da bollino rosso e che invece apre la rincorsa di Varese alla salvezza, come lo stesso coach Seravalli ammette a fine gara: “Siamo estremamente contenti per la vittoria. I ragazzi hanno fatto un grandissimo lavoro di squadra. Sul meno 15 siamo stati uniti, abbiamo continuato a difendere e lavorare. Keene ha segnato canestri importanti ma poi la difesa è stata fondamentale. Sicuramente coach Roijakkers ha sottolineato nei giorni scorsi come la salvezza debba passare dalla difesa, mettendo il corpo ed intensità in ogni azione, difendendo di squadra e non solo come singoli, puntando sulla collaborazione ed il sacrificio. In un momento così difficile i ragazzi sono stati bravi a reagire. L’input è stato recepito, ora si deve continuare su questa strada. La scelta di mettere De Nicolao in quintetto ha subito fatto capire come volessimo mettere pressione agli avversari. L’idea principale era quella di aggredire la partita e non subirla. Siamo riusciti ad andare oltre le difficoltà con la voglia di vincere”.

Emozione e gioia non solo per i due punti ma anche personale per coach Seravalli, in una vittoria ottenuta da capo allenatore questa sera: “Non mi rendo ancora conto dell’emozione per la vittoria di stasera. Mi è piaciuto molto il clima della settimana con tutti i ragazzi, dalla squadra, allo staff, a chi lavora in ufficio; un corpo unico sulla stessa barca e che rema dalla stessa parte. Fatemi però fare un pensiero per Cavazzana che questa settimana non è stato con noi ma che ci auguriamo presto di riavere qui”.

Di tutt’altro umore coach De Raffaele, che ha visto perdere sul piano psicologico e della voglia dai suoi una gara più che incanalata a metà terzo quarto: “Non c’è molto da dire. Varese ha meritato questa vittoria perché ha messo, soprattutto nel quarto quarto, molta più energia e desiderio di noi e questo è preoccupante visto che noi avevamo in palio una qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia. Abbiamo sbagliato tanti possessi, tanti tiri, non abbiamo lavorato bene in difesa isolando Keene e questo ci ha punito. La cosa più preoccupante però, ripeto, rimane che Varese ha messo più voglia, intensità ed energia rispetto a noi”.

Alessandro Burin

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