Un punto in due partite a fronte di una serie infinita di occasioni create: il Città di Varese non può essere soddisfatto dopo la sconfitta contro il Borgosesia e il pareggio odierno a Chieri, eppure mister Rossi non fa drammi. “Abbiamo fatto di nuovo una gran partita: buon primo tempo e ottimo secondo tempo, abbiamo pagato l’unico errore del match“.

La squadra ha nuovamente dato una risposta di carattere – prosegue Rossi – anche se purtroppo non abbiamo concretizzato. Ho visto grandissima forza di volontà da parte di tutti, specialmente dopo esser andati sotto e non era certo facile disputare un secondo tempo del genere. Il Chieri nella ripresa non è mai entrato in area e, anche col Borgosesia, la prestazione era stata assolutamente positiva; se poi vogliamo parlare di risultati allora è normale essere arrabbiati ma io, per il mio lavoro, devo guardare anche oltre“.

Insistendo sulle troppe occasioni da rete fallite, Rossi taglia corto: “Dispiace, ma non ci sono ragioni. Ogni parola spesa in merito fa parte di frasi fatte. Sicuramente Pastore nell’ultima occasione doveva andare di testa e non di piede, ma sono cose che succedono. Io comunque, lo ripeto, non guardo agli episodi ma all’economia del match: anche oggi c’è stata un’ottima fase difensiva e la prestazione nel complesso è più che positiva. Gli errori fanno parte del gioco: bisogna migliorarsi, ma gli errori sono frutto di scelte individuali, non di squadra o di atteggiamento. Cantatore? Ha disputato una bella partita, come tutti quelli che sono entrati in campo. Ha capito che da lui volevo equilibrio e ora là in mezzo sarà una bella bagarre“.

Sul singolo punto portato a casa in due partite, Rossi chiude: “A parlare è sempre la classifica e di sicuro avremmo meritato di più; purtroppo non siamo stati bravi a concretizzare tutta la fatica fatta. Il calcio vive di momenti: contro la Sanremese abbiamo fatto cinque tiri e quattro gol, mentre oggi con gli stessi uomini e lo stesso modulo è andata diversamente. Non si può spiegare perché gli episodi girano a tuo favore o meno“.

Matteo Carraro

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