Dopo aver perso 5 carte da “Scala Reale” (coach Marini, Lenotti, Jack De Vita, Presentazi, Garbarini) una dietro l’altra, Angelo Monti, general manager e anima tecnica della Pallacanestro Castronno, non poteva perdersi.

Così, uno come lui che professionalmente è abituato a maneggiare ben altri calcoli strutturali (è architetto), si è messo subito al lavoro e, seppur in mezzo a mille difficoltà, è riuscito quantomeno a tamponare le falle. Il resto, ovvero bontà della squadra, lo si vedrà tra qualche mese.

“Appassionati e addetti ai lavori – dice Monti -, sanno benissimo che prima coach Marini, poi a seguire i giocatori citati, anche se ognuno per ragioni diverse, hanno lasciato il nostro club. Una serie di abbandoni che ci ha abbastanza spiazzati perché, come facilmente immaginabile, non è facile sostituire elementi così importanti. Marini, al suo primo anno tra i senior, si è guadagnato i gradi che spettano a un dei migliori allenatori della categoria, ma lo stesso giudizio si può riproporre per quattro giocatori da quintetto e di altissimo livello”.

A tal proposito, quali sono stati i primi passi?
“Con pochissimi giorni per agire, perché gara3 della finalissima si è giocata addirittura ai primi di luglio, ho dovuto fare gli straordinari per rimediare. Il primo tassello del puzzle, assolutamente indispensabile, è stato quello relativo al coach che sarà Alessio Crugnola, brillante tecnico di grandi qualità e notevole esperienza maturata a tutti livelli: giovanili, senior maschili e femminili. Crugnola, lo scorso anno a Gazzada e in Serie C Femminile a Como, ha accettato al volo la nostra proposta e sono sicuro che, portando in dote un entusiasmo trascinante, a Castronno farà benissimo”.

E per sostituire il quintetto di altissimo livello?
“Sul fronte giocatori mi sono mosso per portare alla CAL i migliori prospetti ancora disponibili. Mi riferisco a Giglio, guardia in uscita da Basket Valceresio con esperienza in CGold; Michele Crespi, guardia-ala piccola che in passato ha già vestito i nostri colori e lo scorso campionato ha giocato piuttosto bene a Malnate in Serie D; Filippo Zanzi, altro giocatore perimetrale con buone qualità tecniche e fisico-atletiche; infine Marco Ranzenigo, ala classe 2003, pure lui reduce da una stagione malnatese. Questo quartetto andrà a completare il roster dei ragazzi  confermati: Bologna, Andrea De Vita, Carlesso, Magistrali, Canavesi, Ansaldo, Campanale”.

A questo punto, con un organico decisamente rivoluzionato è inevitabile chiederti: per quale obiettivo partirete?
“Il primo step sarà dimenticare, anzi, cancellare dalla memoria la stagione scorsa: un campionato dieci, anzi cento volte sopra le aspettative iniziali. Quindi, come ho già detto a tutti i componenti della squadra, dovremo ripartire con grandissima umiltà, ma anche animati da una fortissima determinazione e dalla voglia di fare bene lottando in ogni partita fino alla sirena conclusiva. Poi, se riusciremo a darci questi identità guerriera, tutto risulterà più facile”.

In conclusione: che fisionomia tecnica avrà la squadra edizione 2023?
“Non mi addentro in disquisizioni tecniche che, ovviamente, saranno di esclusiva competenza di coach Crugnola. L’unica cosa che mi sento di sottolineare è che, dati morfologici alla mano, saremo una squadra di “nani“, senza nemmeno un lungo di ruolo, ma con numerosi giocatori duttili, fisicati e pronti a giostrare in più ruoli sui due lati del campo. Mi auguro, penso, e sono abbastanza convinto che la nostra elasticità tattica alla fine rappresenterà un rebus difficile da risolvere per tutti i nostri avversari”.   

Massimo Turconi

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