L’obiettivo è chiaro oltre ogni scaramanzia. Tornare a giocare a Busto. Opzione possibile solo a partire dalla Fase Nazionale dei Playoff. Quindi, per arrivarci, alla Pro Patria non resta che vincere domani contro la Triestina (ore 20.30, stadio “Nereo Rocco”). Impresa che dopo lo 0-2 di domenica a Lecco presuppone una fiduciosa analisi di fattibilità. La vigilia di Massimo Sala e Riccardo Colombo è improntata sull’ottimismo della volontà. Per il tecnico biancoblu la squadra è pronta: “Ci siamo preparati bene e dopo aver passato il primo turno proveremo a superare anche il secondo. Equilibrio, ordine e disciplina. Dentro e fuori dal campo. Questi restano i nostri principi. Non dobbiamo cambiare stile. La formazione? Giochiamo dopo soli 3 giorni. Abbiamo le idee chiare sulle cose da fare ma ci sono ancora diversi aspetti da valutare”. Di rientro Fietta dal turno di squalifica, restano sempre out Ghioldi, Banfi, Molinari e Piu con undici di partenza che potrebbe non essere così lontano da quello che ha schienato i blucelesti. Nel metaverso priniano la priorità era mettersene 5 dietro. Ora, dopo l’11° posto in regular season e dopo aver battuto il Lecco 6°, è come se idealmente ce ne fossero davanti solo 5. Ma quanto vale davvero la Pro Patria? Per Sala la solita dose di sano pragmatismo: “Abbiamo sempre proceduto per obiettivi. Dopo la salvezza i playoff e ora fare strada. Sempre un passo alla volta”.

Quando nel 2001 la Pro Patria fu eliminata dalla Triestina nella semifinale dei playoff di C2, Riccardo Colombo faceva già parte del gruppo biancoblu. Ma non chiedete al fagnanese qualche amarcord di quell’incrocio. Il disco fisso è resettato: “Mi ricordo che abbiamo vinto ma forse era in stagione regolare. Pensando a domani affrontiamo una squadra tignosa con elementi di categoria. Sarà una partita tosta. Il mantra dello spogliatoio è sempre quello di cominciare a non prendere gol. Sono fiducioso. Abbiamo voglia. La forza è sempre bel gruppo, basta uno sguardo tra di noi. Daremo il 120% per tornare a giocare allo “Speroni” con la nostra gente”.

Ancora tu. Non mi sorprende, lo sai. Con domani saranno 25 gare di playoff nella storia tigrotta (8 vittorie, 4 pareggi e 12 sconfitte nelle precedenti 24). Di queste, 5 contro la Triestina. Unica incontrata più di una volta. Le 4 già disputate sono corrisposte ad altrettante sconfitte (una a tavolino). Le ultime 2 (come accennato sopra) nel 2001 con 1-0 al “Rocco” il 27 maggio (rigore di Parisi) e 2-3 a Busto il 3 giugno (Masolini, Porfido, Arioli e doppio Parisi). In regular season erano state invece 2 vittorie biancoblu (2-0 e 0-1). L’anno passato gli alabardati furono eliminati al primo turno dopo lo 0-1 contro la Virtus Verona.               

Pronto, Ciampino? Come nella mitologica barza di Bombolo, la località sede del secondo scalo aereo romano è anche la sezione arbitrale del direttore di gara di domani, il quinto anno Valerio Maranesi (appunto) di Ciampino (Marco Cerilli di Latina e Marco Croce di Nocera Inferiore gli assistenti, Gabriele Scatena di Avezzano il quarto ufficiale). Il fischietto laziale ha alle spalle 74 gare dirette in categoria con 31 vittorie interne, 22 pareggi, 21 successi esterni, 23 rossi (14 diretti) e 23 rigori. Nel 2020/21 già officiate 2 gare di playoff:
9 maggio 2021  Catania – Foggia  1-3
26 maggio 2021  Bari – FeralpiSalò  0-0

Tre i precedenti specifici:
2 dicembre 2018  Arezzo – Pro Patria  1-1
20 aprile 2019  FeralpiSalò – Triestina  0-2
21 febbraio 2021  Virtus Verona – Triestina  2-2

Eri piccola così. Più difficile vincere a Lecco o a Trieste? La prima. Almeno stando ai bookies che quotano in media l’1 a 2.00, la X a 3.10 e il 2 a 3.65. Per la cronaca, il successo tigrotto al “Rigamonti-Ceppi” era bancato 4.50. Presumibile segnale di un maggior credito guadagnato dalla Pro Patria.   

Giovanni Castiglioni  

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