La vittoria nel derby di Coppa Italia contro la Varesina ha parzialmente risollevato l’ambiente biancorosso e il Città di Varese ha conosciuto ieri pomeriggio l’avversario dei sedicesimi di finale, ovvero lo Sporting Franciacorta che, oltre al 7 dicembre, farà visita all’Ossola anche il 18 per la 16^ giornata del Girone B.

Nel mezzo, però intercorrono sei partite che la squadra di Luciano De Paola dovrà obbligatoriamente sfruttare per dare una decisa svolta ad un campionato che, al contrario della Coppa, ha fin qui regalato magre soddisfazioni. La bruciante sconfitta interna contro l’Arconatese dovrà essere riscattata domenica 6 novembre quando, alle ore 14.30, i biancorossi faranno visita al Villa Valle.

I bergamaschi sono fin qui la squadra rivelazione del campionato avendo collezionato 15 punti (sei più del Varese) che hanno consentito ai giallorossi di presentarsi alla prossima sfida occupando la quinta posizione (quarta a pari merito con il Brusaporto), l’ultima disponibile per accedere ai playoff. L’equilibrio è l’arma vincente del Villa Valle: 13 gol fatti e 13 subìti. Dato però di per sé bugiardo e impressionante se si considera che i giallorossi hanno perso solo le prime due partite subendo ben otto gol (2-3 interno contro la Varesina e 5-1 a Seregno): poi un filotto di sette risultati utili consecutivi con la sorprendente vittoria ai danni dell’Arconatese e un pareggio beffa, nell’ultimo turno disputato, contro la Caronnese. Nello stesso lasso temporale il Varese ha collezionato appena sei punti subendo quasi il triplo dei gol (13 contro 5) e segnando meno (7 contro 10). Va da sé che giocare in terra bergamasca non è mai semplice e il Varese, a maggior ragione contro una squadra ostica che viaggia sull’onda dell’entusiasmo, sarà chiamato a gettare il cuore oltre l’ostacolo: non serve la partita perfetta e non importa se si giocherà un match “sporco” (sul modello di Desenzano), perché ciò che conta è solo il risultato.

A tal proposito, i tifosi biancorossi non possono fare a meno di porsi una semplice domanda: quanto servirebbero alcuni ex della passata stagione? Il riferimento va in particolare a tre calciatori che si stanno rendendo protagonisti assoluti con le rispettive nuove squadre: Luca Trombini, Francesco Cantatore e Luca Di Renzo.

Ingeneroso fare paragoni tra un portiere come Leonardo Moleri (che, a scapito dei tanti gol incassati, sta facendo bene e ha contribuito in maniera decisiva alla vittoria nel derby di Coppa Italia) e l’ex numero 1 biancorosso, ma è oggettivo che Trombini stia disputando una stagione straordinaria con la maglia dell’Arezzo nel Girone E: otto presenze e ben sette clean sheet (solo un gol subìto) con la capolista che ha perso l’unica partita (0-1 casalingo contro il Ponsacco) guarda caso senza il portiere torinese fra i pali. Con il senno di poi la scelta di rinunciare a Trombini, che avrebbe fatto carte false pur di rimanere a Varese, per puntare su un buon prospetto come Elia Priori (oggi superato nelle gerarchie da Moleri che riscontra un maggior gradimento da parte di De Paola) non si è rivelata vincente.

Nel Girone A, invece, ex Varese protagonisti nel derby ligure tra Fezzanese e Vado con Cantatore leader del centrocampo verde e Di Renzo bomber assoluto dei rossoblù. L’attaccante classe ’90, in particolar modo, si sta prendendo una rivincita clamorosa su chi lo aveva criticato per la stagione anonima dal punto di vista realizzativo all’ombra del Sacro Monte: già dieci i gol messi a referto in nove partite giocate (rimanendo a secco solo in due occasioni), mentre a Varese si era fermato a sei in tutta la stagione. Il penalty all’87’ di domenica scorsa è valso il 2-2 finale pareggiando un altro calcio di rigore messo a segno 5′ prima guarda caso da Cantatore, al suo primo gol stagionale. Sicuramente la produttività offensiva non è il punto forte del grintoso centrocampista classe ’93 (anche se il Vado gli porta bene visto che la sua zampata al 90′ all’Ossola era valsa un successo importantissimo per il Varese di Gianluca Porro), ma un elemento del genere avrebbe certo fatto comodo sia a mister Porro prima sia a De Paola poi. La coperta corta a centrocampo si è rivelata un tallone d’Achille non indifferente per la squadra biancorossa e, in particolare, il tecnico calabrese apprezzerebbe non poco la sana cattiveria agonistica di Cantatore, un altro giocatore che sarebbe rimasto ben volentieri a Masnago.

Se Di Renzo non è mai entrato a tutti gli effetti nel cuore dei tifosi biancorossi (Ferrario, al contrario, ha saputo fin da subito farsi apprezzare mantenendo un ottimo score), discorso diverso va fatto per Trombini e Cantatore visto che i loro addii sono stati decisamente rimpianti dalle parti di Varese. Di certo, avere tutti e tre a disposizione in questa stagione farebbe decisamente comodo al Varese, a maggior ragione alla luce di un cammino difficile e nettamente al di sotto delle aspettative. I biancorossi, comunque, si godono Moleri e Ferrario, nella speranza di potersi godere presto anche Gianluca Piccoli, con l’augurio di risollevare al più presto le sorti di un campionato fin qui avaro di soddisfazioni. In tal modo, i rimpianti per essersi lasciati sfuggire tre giocatori del genere (senza contare altri addii) si attenuerebbero e, soprattutto, il Varese si potrebbe godere i successi che una piazza del genere meriterebbe. In tutto questo, ovviamente, l’augurio è che Trombini, Cantatore e Di Renzo continuino a loro volta nel migliore dei modi i rispettivi campionati.

Matteo Carraro

1 commento

  1. Secondo me l’attuale portiere vale Trombini, che era senza dubbio un buon numero 1, però non ho per ora rimpianti. Di Renzo aveva fatto una stagione dal punto di vista realizzativo veramente sotto le attese, anche se impiegato non solo come punta di riferimento, ci stava quindi anche un addio. Forse si poteva valutare se tenere lui e lasciare libero Cappai che sinceramente, per me, è una delusione. L’unico che avrei tenuto è il buon Cantatore che quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto la sua parte come si deve e era un bel mastino. A me non entusiasma per niente l’attuale allenatore, ma questo c’è, e quindi cerchiamo di migliorare la classifica e uscire dalla zona play out velocemente. Sono un sognatore e capisco che chi ci mette i soldi deve giustamente prendere le decisioni ma, troppe squadre in serie D in pochi km, facciamo una bella società con un settore giovanile che riunisca tutti quelli di Varese, Varesina, magari anche Solbiatese, ecc… e una squadra come si deve in serie B.
    Forza VARESE, sempre.

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