Una passione, quella per il mondo delle due ruote, ed il coraggio di gettarsi con cuore ed anima in un progetto che giorno dopo giorno diventa sempre più entusiasmante. E’ questa la storia del Motoclub 2 Ruote Italia di Casale Litta, M2R per chi non ama i lunghi nomi, che in breve tempo è diventato un punto di riferimento e di aggregazione per tutti gli amanti del mondo motociclistico.

A raccontarci la storia di quest’associazione è il presidente Luca Visone, che con orgoglio ed emozione inizia presentando quella che la sua realtà: “M2R è un’associazione sportiva senza scopo di lucro che si occupa di sport motoristici legati alle due ruote. I nostri due settori sono i tour motociclistici e la parte pista, la quale viene svolta con queste moto più piccole chiamate pit bike. Queste pit bike hanno costi e rischi decisamente minori rispetto alle moto più grosse e sono usate da molti piloti professionisti per allenarsi”.

Esattamente come nei motori, per un progetto del genere è necessaria una buona partenza. Qual è stata la vostra?
“Sei mesi fa circa, mi sarei quasi vergognato di rispondere, ma oggi non nascondo il fatto di aver cominciato praticamente un anno fa, nel gennaio 2022. Visti i risulti conseguiti solo nel primo anno infatti, vado molto fiero della nostra “gioventù”, perché in questo breve periodo abbiamo fatto tanto e bene. Questo non lo dico io, ma tutte le persone che hanno cominciato con noi”.

Cosa vi ha spinto un anno fa a intraprendere questa avventura?
“A prescindere dalla passione, è nato tutto da un giro in moto fatto l’anno scorso. Durante una pausa pranzo di un giro in moto, parlavo con una ragazza e che mi ha raccontato di questi posti dove noleggiavano moto e abbigliamento. Io all’epoca non avevo la mia pit bike, ed incuriosito da questa cosa e dal costo molto più basso di quello che pensassi, ho iniziato ad interessarmi, prenotando un corso per me per altri amici. Siamo andati, rimendo tutti entusiasti della cosa, mi sono quindi guardato in faccia con loro ed il giorno dopo avevamo tutti la moto in garage e quello dopo ancora avevamo iniziato a progettare il nostro motoclub, dove si è voluto mettere insieme la passione per la pista e quella per i tour”.

Cosa avete fatto in questo anno per farvi conoscere?
“Durante l’anno per farci conoscere e per conoscere il mondo delle pit bike, abbiamo organizzato degli eventi in strutture organizzate, dove si noleggia dall’abbigliamento alla moto vera e propria. Abbiamo fatto una parte di corsi su queste moto e si è poi messo in pratica quello che gli istruttori hanno insegnato in un tracciato a nostra disposizione”.

Qual è stato il feedback dei partecipanti?
“I feedback da parte di chi non aveva mai provato queste moto è stato bellissimo, perché ha migliorato anche lo stile di guida per strada. Ha insegnato la postura, il movimento, lo sguardo, tante piccole cose che usate sulla pit in pista sono essenziali e che se usate in strada ti fanno affrontare meglio molte situazioni di guida”.

Lato tour invece?
“Lato tour stradali abbiamo fatto circa 3000 chilometri finora. Abbiamo strutturato il tutto con un calendario con 5 uscite e poi, tutto il resto viene organizzato di settimana in settimana, in maniera molto semplice. Abbiamo fatto per ora due tour da più giorni, Valtrebbia e Cinque Terre il primo, Passi svizzeri e Stelvio il secondo, mentre quelli di un giorno sono stati Centovalli e Mottarone, Valli bergamaschi e Langhe”.

Parlando di numeri, quanti sono i ragazzi del vostro club?
“Come primo anno, abbiamo fatto 30 tesserati, di cui 5 quote rosa e 2 bambini di 6 e 13 anni”.

Mentre per i corsi, quanti ne sono stati organizzati in questo primo anno?
“Abbiamo organizzato 2 corsi pit bike con una media di 20 persone, 4 uscite in pista con moto propria con una media anche qui di 20 persone, abbiamo fatto poi anche 3 gran premi legati ai corsi. Quando organizzo l’evento pit bike c’è sempre il corso ed il Gran Premio, composto da prove libere, cronometrate e gara, che serve a mettere in pratica ciò che si è imparato”.

A livello di gestione invece, quante persone lavorano per il motoclub?
“Nel direttivo quest’anno a livello organizzativo ci sono io, Simone Lo Presti, Davide Giannetto e Thomas Marchiori”.

Sabato 3 dicembre avete organizzato un evento per chiudere in bellezza l’annata…
“È andato molto bene, si sono divertiti tutti, abbiamo fatto anche un karterata, perché un nostro sponsor è un meccanico; quindi, insieme a lui abbiamo organizzato questa cosa con una apericena. Abbiamo ringraziato gli sponsor presenti, per ognuno abbiamo fatto una targa di ringraziamento, dando loro un ricordo per questo 2022. Non sembra nulla, ma mettere su un’associazione sportiva è alquanto oneroso, per cui era giusto ringraziarli perché senza di loro non saremmo mai partiti”.

Cosa diresti, per concludere, ad un giovane ragazzo che vuole affacciarsi a questo mondo?
“In realtà sarebbe bello avere più ragazzini, perché andare in giro in moto è purtroppo un pericolo, per cui mi piacerebbe averne di più per insegnare loro quello che è il rispetto nell’andare in strada facendoli avvicinare alle pit e al modo delle due ruote, che è un mondo bellissimo. La moto è libertà, spensieratezza e divertimento e tutto questo è quello che cerchiamo di trasmettere”.

Francesco Vasco

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