Fin dal primo vagito dei Mondiali di Canottaggio Under19 e Under23, il Comitato Organizzatore dell’imponente kermesse internazionale ha sempre fatto leva sul carattere di socialità, inclusività e solidarietà dell’evento.

Qualità che, ovviamente, vanno ben oltre lo sport e s’intersecano nella quotidianità traducendosi in un aiuto concreto ai bisognosi. Per questo motivo, tutte le eccedenze dei pasti degli atleti sono stati distribuite a favore delle associazioni che assistono le persone in stato di bisogno nel capoluogo lombardo.

Oltre un migliaio le porzioni donate (350 di pasta, 200 di carne, 400 di verdura e 280 di frittata insieme a pane e formaggio) e nell’attività sono stati coinvolti anche i volontari dell’associazione Amici di Gulliver che già da tempo operano nell’ambito del recupero di eccedenze alimentari a favore dei bisognosi.

È la prima volta che viene svolta un’attività di recupero di eccedenze alimentari in occasioni di un evento di questa portatadichiara l’assessora Nicoletta San Martino . Un esempio concreto delle attività che possono essere avviate all’interno del tavolo Varese Città Antispreco, attuando un modello di sostenibilità ambientale e sociale. I pasti avanzati in questo modo sono trasformati da speco a risorsa, secondo i principi dell’economia circolare“.   

Sulla stessa linea si muove l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari: “Un progetto di rete che ha come destinatarie le persone in stato di bisogno economico e sociale, un sistema della solidarietà che fa sì che anche un evento sportivo possa avere una ricaduta positiva sulle famiglie in difficoltà, per una comunità che punta sui valori della condivisione, dell’altruismo e del rispetto“.

Redazione

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