E Marnate, zitta zitta, muovendosi sottotraccia, è lì. Ad un passo dalla vetta di una Serie CGold già strana, con nessuna squadra a punteggio pieno e, del resto, nessuna a zero punti. Spiegato in due parole: un campionato molto compresso.

Poi, altre due parole sulla CGold, e anche di più, ce le spiattella Vittorio Preatoni, guardia tendente all’ala piccola, classe 1992, uno dei giocatori più esperti e preparati in categoria perché capace di giocare con efficacia lungo tutti i 28 metri e, allo stesso tempo, grazie alla sua duttilità in grado di decidere una gara in attacco come in difesa.

Dunque, Preatoni, la tua Marnate vicino alla vetta, come la possiamo raccontare?
“Prima di tutto senza stupore perché com’è vero che siamo una neopromossa è altrettanto vero che, come ha già sottolineato qualcuno, siamo una matricola falsa dal momento che almeno otto giocatori della nostra rosa la CGold la conoscono benissimo avendo già giocata da protagonisti negli anni scorsi. Questo semplice dato è indicativo per almeno due aspetti. Primo: essendo una squadra esperta sapevamo, sappiamo tuttora, cosa aspettarci dalla nuova categoria. Secondo: in squadra abbiamo anche giocatori di un certo talento e l’unione di entrambi questi elementi ci ha permesso di affrontare la CGold consapevoli delle nostre capacità e con una certa serenità di fondo. Insomma: nessun salto nel vuoto, ma per quasi tutti noi un campionato da ri-scoprire”.

E tu che CGold ha ri-trovato?
“Non sono il solo a pensare che il livello tecnico e fisico si sia abbassato in modo drastico, ma è comunque imparagonabile alla C1 che avevo conosciuto quando ero juniores alla Robur et Fides. Allora si giocava un campionato interregionale, nel quale affrontavi squadre importanti di altre regioni e un livello di competizione certamente più elevato. Al netto di questa premessa, il campionato è comunque gradevole, in generale ben giocato e con numerosi punti di interesse”.

Tra questi, in una stagione che non prevede retrocessioni, c’è anche la classifica?
“La classifica rappresenta sempre un interesse primario e, per quanto ci riguarda, al di là della classifica, scendiamo comunque in campo con l’obiettivo di vincere il più possibile. Personalmente rifuggo dall’equazione “no retrocessioni uguale a impegno relativo“. Anzi, la penso esattamente al contrario perché la nostra idea è quella di darci dentro sempre al top dello sforzo. Poi, proprio perché siamo tutti giocatori esperti e rodati ci piacerebbe vedere dove possiamo davvero arrivare senza limiti mentali precostituiti. Soprattutto perché finora non ho visto squadre nettamente superiori a noi o formazioni che, per la loro forza tecnica e fisico-atletica, sono in grado di spazzarti via dal campo e demoralizzarti. Del resto, basta leggere i risultati giornata dopo giornata per rendersi conto che il vero Re della CGold è l’equilibrio: non è solo un modo di dire, ma puoi vincere e perdere contro chiunque. Quindi, siamo soddisfatti del nostro cammino perché nelle gare vinte abbiamo dimostrato la nostra superiorità, ma non appagati visto che sappiamo di poter fare di più, specialmente alla voce continuità. E il traguardo che abbiamo davanti è esattamente questo: migliorare il nostro rendimento tra casa e trasferta per diventare, sempre più, la squadra outsider della stagione”.  

Massimo Turconi

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