Uno, due, tre: “The King is back!!”. Perché quando giochi a buonissimi livelli da 20 anni sai benissimo che la stagione regolare è solo una “simpatica” rottura di scatole che ti deve portare per mano fino ai playoff.

Ed è solo nelle gare di post-season, in quella magica atmosfera che uno come Tommaso Marino, playmaker della 3GE Legnano Basket, ritrova se stesso, tutta la voglia di giocare e le tonnellate di adrenalina utili per regalarti emozioni infinite perché Tommy, avendo giocato un’infinità di gare playoff nella sua ormai ventennale e prestigiosa carriera, sa già come si fa.

“Prima di tutto – dice Marino – vorrei affermare con tutta la forza possibile che aver raggiunto i playoff rappresenta la conquista di un traguardo che, solo otto mesi fa, non poteva e non doveva essere dato per scontato o, come ho sentito dire, “sicuro”. Di elementi certi nello sport ci sono solo la fatica, il sudore e la determinazione che si versano sul parquet per ottenere un risultato. In questo senso noi di Legnano Basket possiamo dirci orgogliosi e soddisfatti per quello che abbiamo prodotto perché, come ricorda spesso “Pres Tajana”, la squadra costruita con pochissimo tempo a disposizione era pur sempre una nuova arrivata in questa categoria con un “back ground” e una storia tecnica tutta da scrivere. A conti fatti direi che la “sceneggiatura” della stagione è venuta abbastanza bene”.

Ci offri un “gancio” perfetto: prova dunque a raccontare gli episodi salienti della “serie Legnano Knights”
“Una serie avvincente perché nello sviluppo degli episodi non sono mancati né i colpi di scena, né gli effetti a sorpresa. Così, dopo la nostra fulminea partenza – 5 vinte di fila e primato in classifica -, siamo inciampati nelle prime difficoltà con il “caso-Seba Bianchi” che ha avuto non poche ripercussioni sul piano tecnico e mentale, poiché ci siamo ritrovati privi di un giocatore importante a 360 gradi, nostro principale riferimento nelle battaglie sotto canestro. Sostituirlo non è stato facile e prima sono serviti due mesi buoni per trovare i necessari aggiustamenti, poi per portare a Legnano Giò Fattori, un rimpiazzo di grande qualità e sostanza. Tuttavia, quando sembrava che l’emergenza fosse arrivata alla sua conclusione è arrivata la “tegola” Edo Roveda, pedina importante del nostro scacchiere ma di fatto ai box per circa tre mesi. Eppure, nonostante questi problemi, siamo stati bravi a tenere sul piano mentale e in definitiva, credo che il raggiungimento della post-season costituisca un premio sia per la solidità prodotta, sia perché nei momenti veramente topici abbiamo tirato fuori chissà da dove energie e risorse addirittura impensabili”.

Tu, però, in questo “tour de force” hai pagato un conto salato, giusto?
“Correttissimo: non ho nessun problema nell’ammettere che nel periodo centrale della stagione, per circa un mese e mezzo, mi sono trascinato sul parquet letteralmente stremato giocando come un vero “cialtrone”: zero difesa e attacchi spesso sconclusionati. Però, a mia parziale discolpa posso dire che non mi aspettavo, a 36 anni, di giocare ancora 38 minuti di media, per di più tirando la carretta perché, lo sanno tutti, la prolungata assenza di Edo Roveda ha costretto tutti quanti, in particolare il sottoscritto, a fare straordinari non richiesti e personalmente poco graditi. Tuttavia, mi sono adattato alle esigenze della squadra, ma un periodo di calo di forma mi ha inferto nelle settimane scorse una sorta di mazzata dalla quale mi sono ripreso solo in questi giorni. Adesso la fase critica è passata, mi sento meglio e in mio/nostro soccorso, il club ha portato a casa un giocatore prezioso come Tommaso Bianchi che, grazie alla sua duttilità, ci sarà certamente utile”.

In chiusura ti chiedo un “bigino” su Bergamo, vostra avversaria nei playoff
“Squadra fortissima, esperta, completa in tutti i reparti con giocatori di grande qualità come Simoncelli, Savoldelli, Isotta, Negri che girano sul perimetro e Sodero, ala che gira a quasi 15 punti di media, gli interni Iedioha (un ex Legnano ndr) e Dell’Agnello, atleti giustamente considerati stelle della categoria, ma noi giocheremo col vantaggio del campo e con la grandissima spinta del nostro pubblico che, ne sono certissimo, riempirà il il PalaKnights per l’esordio (il PalaBorsani è occupato) di grande tifo e fantastiche emozioni”.

Massimo Turconi
Foto FB Tommaso Marino

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