Gli ultimi giorni sono stati abbastanza turbolenti in casa Città di Varese e il culmine si è raggiunto con lo (scontato e nell’aria da tempo) avvicendamento in panchina: Gianluca Porro ha lasciato il timone biancorosso a Luciano De Paola. Due allenatori completamente diversi tra loro: da una parte l’estetica del tecnico uscente, dall’altro il cinismo (anche nei rapporti) della nuova guida che, per ragioni anagrafiche, vanta anche un bagaglio esperienziale con cui Porro non può competere (leggi qui le sue dichiarazioni in conferenza stampa).

In altre parole, il Varese ha virato sul sicuro assicurandosi un tecnico specialista dei subentri con tutte le carte in regola per risollevare una squadra in crisi di risultati. Progetto a lungo termine? Si vedrà. E, in tutta franchezza, ai tifosi interessa la più stringente attualità (il derby con la Varesina incombe) che si traduce in immediati risultati sul campo.

La parentesi biancorossa di Porro parla comunque di otto vittorie (incluso il trionfo playoff di Sanremo), quattro pareggi e tre sconfitte (di cui l’ultima, la debacle interna contro la Real Calepina, costata carissimo); un bilancio positivo raccolto in una manciata di mesi che sono bastati al tecnico per entrare nei cuori dei tifosi e, soprattutto, conquistare la curva. Al netto degli ultimi risultati e delle recenti critiche (più o meno giuste), l’affetto del popolo biancorosso nei confronti di mister Porro non è mai venuto meno ed è il commento di Marco Tigros a riassumere il sentimento comune: “Uno dei pochi con un cuore biancorosso! Senza mai sentenziare sui suoi giocatori e sui tifosi, ha sempre lavorato a testa bassa con il Varese nel cuore“.

Come anticipato, però, il mondo del calcio è governato dai risultati e, per questo motivo, il dispiacere a seguito delle dimissioni di Porro (atto che non è certo passato inosservato con tanti messaggi di stima al tecnico classe ’79 sottolineandone la caratura umana), ha ben presto lasciato spazio ai commenti di benvenuto per mister De Paola. Ad inaugurare le danze è Andrea Bortolotti: “Scelta top per la piazza, per i giocatori non ci sono più alibi. Con De Paola sarà dura per i dissidenti… in bocca al lupo mister“, mentre Raffaele Manetti rincara la dose e proclama: “De Paola numero 1, vi porta in Serie C“.

In tanti, però, enfatizzano un altro aspetto: in campo ci vanno i giocatori. Edoardo Manfredi, ad esempio, scrive: “Ammettiamo pure che la colpa fosse di Porro (nel calcio è sempre così), da adesso i giocatori non avranno più alibi. INIZIATE FINALMENTE A SCALARE LA CLASSIFICA!!! FORZA VARESE!!“. Non la pensa troppo diversamente Cesare Montorfano: “Nelle logiche degli esoneri o dimissioni solo gli interessati possono sapere i meccanismi quali siano. Io penso che il menù lo presenti con gli ingredienti che hai a disposizione. Vedremo a Venegono domenica“.

I primi giorni di lavoro hanno subito fatto registrare un cambio di ritmo e di atteggiamento in allenamento (immancabile nel momento in cui c’è un avvicendamento in panchina), motivo per cui non può mancare l’ottimismo in vista del derby con Luca Orsenigo che scrive: “Da ora in avanti testa ragazzi, concentrati e lavorare duro, ce sono sicuro che i risultati arriveranno“. Risultati che dovranno obbligatoriamente arrivare proprio da domenica: appuntamento alle ore 15.00 per Varesina – Città di Varese.

Matteo Carraro

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