In ossequio al terzo comandamento, il Pro Patria Museum si ricorda di santificare le feste e in occasione del 2 giugno e dopo 8 anni dalla sua nascita certifica anche legalmente lo status di associazione culturale. A sigillo della nuova veste il comunicato ufficiale:   

Oggi 2 giugno 2022 coroniamo un altro grande sogno che nobilita ancor di più la già gloriosa storia della Pro Patria 1919, riempiendo al contempo d’orgoglio la tifoseria e la Città di Busto Arsizio. Il Pro Patria Museum diventa a tutti gli effetti un’associazione culturale di carattere storico-sportivo, ufficialmente e legalmente riconosciuta. Un traguardo che abbiamo deciso di celebrare e festeggiare in un giorno speciale, quello dello scudetto di serie D, centrato esattamente quattro anni fa, il 2 giugno del 2018”.

Incastonata nel ventre dello “Speroni”, la mostra permanente della storia tigrotta deve ai soci fondatori Mattia Brazzelli Lualdi, Simone Colombo, Cristian Crespi, Andrea Fazzari e Matteo Tosi e all’attuale Consiglio Direttivo composto dal Presidente e ideatore Andrea Fazzari e ai consiglieri Simone Colombo, Claudio Linari, Simone Lamperti e Giovanni Pellegatta la tutela di un’identità storica passata attraverso alcune latitanze societarie. A chiosa le parole del Presidente Fazzari: “Da presidente mi sento di ringraziare, oltre a Marco Grecchi (il commercialista che ha dato forma a tutto ciò), chi ha creduto in questo progetto: dai soci fondatori che hanno partorito e sviluppato l’idea; a chi ha da subito sposato con entusiasmo l’iniziativa; e a chi lo farà in futuro. Perché il Pro Patria Museum, da oggi ufficialmente un’associazione culturale della Città di Busto Arsizio, è la casa di tutti i tifosi della Pro Patria. Citando la definizione che ci è stata dedicata dal Corriere della Sera, una casa “sicuramente piccola, magari semplice, ma certamente accogliente e soprattutto avvolgente”.

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui