“La semplicità porta in paradiso”. Dalle parole ai fatti: nel pomeriggio di allenamento al Centro Sportivo delle Bustecche, Luciano De Paola ha preteso dal suo Città di Varese la sola e pura “semplicità”, quella stessa caratteristica che questa mattina in conferenza aveva proclamato di volere.

Nel 4-3-3 disegnato dal neo-tecnico biancorosso per la partitella disputata su metà campo non sono certo mancate le prediche (abbastanza accese) nei confronti di chi si perdeva in troppe smancerie. La “concretezza” è infatti un altro concetto dominante del pensiero di De Paola: l’estetica non conta nulla se non è accompagnata dall’efficacia e, in un girone in cui (come detto in mattinata) si gioca tanto a calci e poco a calcio, il bel gioco può passare in secondo piano.

Fame“: nell’atteggiamento, nei contrasti, nei passaggi, nei tiri e anche nei momenti morti. Chi si ferma è perduto e il Varese che scenderà in campo da domenica dovrà fin da subito fare del dinamismo una delle sue armi.
De Paola vuole una squadra cattiva, rognosa e affamata e i giocatori saranno chiamati a tradurre in pratica la teoria (se di teoria si può parlare nell’allenamento odierno) il più in fretta possibile. Domani il bis, venerdì il tris e sabato la rifinitura; domenica, poi, toccherà al match. E già nel derby contro la Varesina si capirà se nel Città di Varese si inizia a vedere la mano di De Paola.

Matteo Carraro

foto Stefano Benvegnù

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