Quarto posto in campionato, accesso ai playoff, vittoria in semifinale e successo in finale per entrare nella graduatoria ripescaggi (e sperare). La stagione 2021/22 del Città di Varese si chiude così, in trionfo, con le immagini di festa e di gioia capaci di cancellare anche i momenti più bui di una lunga annata trascorsa sempre nella parte alta della classifica del Girone A di Serie D.

In attesa di capire quale sarà il futuro biancorosso (Serie C? I tifosi la bramano) è però tempo di fare le doverose valutazioni sul cammino appena concluso. In altre parole: è il momento del pagellone di fine stagione. Dopo aver parlato della società e dello staff, iniziamo ad analizzare il rendimento dei protagonisti sul rettangolo verde a cominciare dal reparto difensivo; ecco i voti e giudizi a portieri e difensori:

PORTIERI

Luca Trombini 8 – A suon di parate ha dissipato fin da inizio stagione ogni possibile dubbio (derivante anche dal rendimento dei portieri della scorsa stagione) sul suo conto. Tutto facile? Nient’affatto perché nel momento più buio del Varese non sono mancati anche i suoi “errori”: da una respinta corta preda di un avversario (sconfitta 1-2 vs Borgosesia) ad una presa sbagliata (1-1 vs Bra) passando per un’uscita sciagurata in pieno recupero contro l’RG Ticino (2-2). Gli errori, soprattutto se a commetterli è un portiere, sono sempre i più evidenti, ma non bisogna dimenticarsi di tutte le infinite parate compiute dal talentuoso classe ’01: 33 presenze (out per infortunio ad inizio stagione) per 24 gol subìti e ben 13 clean sheet cui si aggiungono i rigori parati contro Sestri Levante e Asti. Le parate determinanti non sono mai mancate, e la finale playoff non ha certo fatto eccezione; che sia Serie D o Serie C, il Varese un pensierino per l’anno prossimo deve farcelo. Muro

Elia Priori 7.5 – Per un classe ’03 essere chiamato in causa in Serie D non è mai facile, a maggior ragione se la chiamata arriva dall’oggi al domani e ti trovi ad esordire in maglia biancorossa nell’arco di una settimana prima al “Franco Ossola” di Varese e poi al “Silvio Piola” di Novara. Il ragazzo ha però dimostrato di avere la stoffa giusta e, al netto dei dieci gol subìti nelle prime sei presenze, non si è certo fatto trovare impreparato a fine stagione: riposo per Trombini e pali biancorossi cementati per 180′ dal portierino che non ha lasciato passare nulla. Peccato per l’infortunio nel finale di partita contro il Vado, ma ciò che doveva dimostrare è stato dimostrato. Certezza

DIFENSORI

Francesco Mapelli 8 – Un gol nelle 35 presenze in campionato cui si aggiungono le due sfide playoff. Nelle tre partite senza di lui il Varese ha vinto (a Fossano), perso (a Genova contro il Ligorna) e pareggiato (in casa contro il Bra), ma quando là dietro c’è il classe ’96 la musica cambia. Pronto ad assumersi la responsabilità della fascia di capitano, Mapelli ha sempre saputo guidare la difesa e la squadra con autorità. I giri a vuoto capitano (basti guardare l’espulsione contro l’Asti o il rigore provocato nella finale playoff), ma il vicecapitano biancorosso si è dimostrato più forte di ogni avversità trascinando i compagni da vero leader. Faro

Mattia Monticone 8 – Stesso numero di presenze del compagno di reparto, ma due gol in più e nelle tre partite senza di lui il Varese ha sempre pareggiato. Nel corso della stagione ha sempre dimostrato di non tremare e ha saputo gestire con esperienza ogni situazione, anche la più difficile. Nel corso dell’annata si è registrata una sua crescita soprattutto dal punto di vista dell’intelligenza tattica, contribuendo in maniera plateale ma efficace alla difesa dell’area: se un pallone finisce dalle sue parti lui lo calcia fuori dallo stadio e i tifosi tirano un sospiro di sollievo. Sapiente

Giovanni Foschiani 7 – Premessa: è un classe ’03 e non aveva sostituti. Forse il suo rendimento è stato un po’ altalenante, ma a conti fatti è risultato un elemento imprescindibile per la squadra saltando solo la sfida contro il Saluzzo per squalifica. Per il resto è sempre stato titolare (39 presenze) e sostituito solo una volta prima del recupero (al 51′ nel match di campionato a Casale): numeri, se aggiungiamo i due gol (Fossano e Bra), non banali per una prima stagione in Serie D che ne certificano il livello. Il ragazzo si farà, deve solo acquisire più consapevolezza nei suoi mezzi. Infaticabile

Emanuele Marcaletti 7 – L’infortunio della scorsa stagione l’aveva tenuto fuori per tutto il girone d’andata: il suo campionato è cominciato con l’inizio del girone di ritorno e lo ha visto protagonista per diciannove partite (saltando solo l’ultimo turno contro il Pont Donnaz, ma giocando il recupero all’Ossola proprio contro gli aostani) più le due dei playoff. Non sono mancati né i gol, la splendida punizione contro l’Imperia e il tiro da fuori a Gozzano (vittoria in entrambi i casi), né la qualità del suo mancino né lo spirito di sacrificio (ha giocato sia come quinto a forte propensione offensiva sia come terzo di difesa); la sensazione, ovvia, è che non sia ancora totalmente al 100% delle sue potenzialità, ma rivederlo in campo è stata una delle note più liete della stagione. Redivivio

Gianluca Parpinel 7– Nella giornata più nera del Varese (a Genova, sconfitta 3-1 ad opera del Ligorna) si è registrato anche l’infortunio al roccioso difensore classe ’01. Il calvario sembrava finito con il rientro da titolare a Casale, ma il ginocchio non è ancora pronto; l’estate gli sarà utile per lavorarci su. Nelle 27 presenze messe a referto, comunque, ha ulteriormente dimostrato il suo valore e mantenuto intatto il suo potenziale che, ne siamo certi, avrà modo di esprimere nelle prossime stagioni (anche in categorie più alte). Per ora, comunque, resta il rammarico per il finale di stagione. Sfortunato

Gabriele Premoli 7 – Forse non appare, ma la sostanza ce la mette sempre. Out a febbraio (nel trittico Gozzano-Borgosesia-Chieri), ma per il resto è sempre sceso in campo, anche solo per una manciata di minuti, dando il suo contributo in difesa, a centrocampo e in attacco. Si è sacrificato con impegno e dedizione in ogni ruolo trovando la gioia del gol (vana ai fini del risultato) a Novara; nella seconda parte dea stagione è sembrato forse più appannato, ma il suo apporto non è mai mancato. Onnipresente

Nicolò Battistella 6.5 (nella foto a sinistra insieme a Leonardo Baggio con Ezio Rossi in mezzo) – Tre apparizioni con Rossi, quattro con Porro (di cui due da titolare) e gettone inserito anche a Casale nei minuti di recupero del playoff; niente male per un classe ’04 che si è inserito in silenzio, ma con determinazione, in un reparto già ben consolidato. Giocare al fianco di Mapelli e Monticone aiuta, ma Battistella ci ha messo tanto del suo e il Città di Varese ripone tanta fiducia nel ragazzo in ottica futura. Speranza

Mirco Tosi 6.5 – Una costante della gestione Rossi, l’infortunio lo tiene fuori per gran parte dell’era Porro (26 presenze stagionale): rientra per i playoff da subentrante a Casale e gioca senza timore da titolare contro la Sanremese. Quando c’è bisogno di consistenza sulla fascia ci si può sempre affidare al classe ’02: magari non eccelle (al momento) né in fase di spinta né in fase difensiva, ma a volte basta essere sufficienti per lasciare il segno. Affidabile

Alessandro Baggio 6 – Dopo qualche scampolo di match con Rossi, dall’arrivo di Gianluca Porro (complice anche il ko di Parpinel e l’arretramento di Marcaletti) gioca sempre nelle ultime nove partite e per sette volte parte titolare (le uniche presenze dalla panchina si registrano nei due match di Sanremo). Il bilancio? Luci e ombre. Senza dubbio le qualità ci sono e la personalità non gli manca, anche se forse esagera di tanto in tanto con i dribbling, ma dietro bisogna necessariamente migliorare in fase di posizionamento e di copertura. Alla fine, comunque, porta a casa una ventina di presenze in totale. Altalenante

Yuri Mendolia ng– Sommando tutte le sue presenze ha giocato più o meno 45′; troppo poco per valutare il classe ’03 che ha esordito a Fossano collezionando scampoli di match con Borgosesia, Derthona, Sestri Levante e Pont Donnaz. Un primo passo, comunque, nel mondo dei grandi in attesa di capire il suo reale valore. Rimandato

Matteo Carraro

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