Non c’è pace per le società sportive dilettantistiche: superato forse definitivamente l’ostacolo Covid, ecco arrivare un’altra emergenza che rischia di metterne in seria crisi la tenuta economica. Già a luglio l’arrivo delle bollette ha indotto al pessimismo circa la possibilità di fronteggiare i rincari energetici e serve fare fronte comune verso le istituzioni per cercare di ottenere un aiuto che eviti ai club di finire in ginocchio. Ad accendere i riflettori sul problema è Martino Mosconi, presidente della Baranzatese. Il 9 settembre scorso i gialloblù hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook la bolletta di luglio per la fornitura di energia elettrica con un commento che lascia pochi margini d’interpretazione: “Impossibile andare avanti”.

Già a luglio è arrivata una prima stangata sul fronte delle bollette. Che tipo di aiuto ti aspetti verso le società?
“Mi aspetto un intervento massiccio perché il grosso problema è che potevamo fronteggiare un aumento del 20-30%, non del 300%. Noi ora stiamo cercando in tutti i modi di poter rientrare da queste stangate con eventi all’interno del centro sportivo per raccogliere qualche euro. Serve da parte delle istituzioni un aiuto concreto alle imprese ma soprattutto alle società no profit che vivono di volontariato. Passare da 30 mila a 90 mila euro di bollette è insostenibile. Posso sostenere un anno ma dal secondo diventa ingestibile, visto che qui le utenze sono a carico della società e non del Comune”.

Spesso i presidenti subiscono questo rincaro già nelle loro aziende e quindi si riduce la capacità di intervenire nella società sportiva. Lo stesso però vale per le famiglie che devono fronteggiare la situazione con le utenze domestiche e fanno fatica a trovare altre risorse per aiutare il club dove gioca il proprio figlio. Dove si possono trovare allora le risorse extra necessarie?
“Noi riusciremo a sopperire sicuramente quest’anno perché siamo stati attenti nelle spese e avevamo accantonato delle risorse, ma se anche l’anno prossimo dovesse essere questo il trend saremmo costretti a fare dei tagli. Tra le altre cose è urgente un decreto che consenta alle società di autofinanziarsi mettendo i pannelli solari: se ci fosse già una defiscalizzazione con un credito d’imposta relativo al fotovoltaico, allora si potrebbe anche fare un maxi investimento di 70-80 mila euro per autoprodurre l’energia che ci serve. Questo è davvero un problema grosso per le società dilettantistiche”.

Se n’è già parlato tra presidenti per fare fronte comune verso le istituzioni?
“Assolutamente no, sono in una chat di presidenti dei club tra Milano e hinterland e sembra che questo problema non li riguardi. Non so come sia possibile, forse in tanti casi le utenze sono a carico dei comuni e quindi le società non sono toccate. Noi siamo una società piccola che non fa profitti e non possiamo alzare i prezzi del servizio che offriamo alle famiglie perché il nostro, prima ancora che un’attività sportiva, è un servizio sociale che facciamo ai ragazzi. Il calcio deve restare uno sport popolare com’è sempre stato, non può diventare elitario”.

Passando al campo, la Baranzatese ha conquistato ben 9 punti in 4 giornate. Te l’aspettavi?
“No, ma ero sicuro che la squadra costruita potesse stare in questa categoria. Però adesso bisogna rimanere coi piedi per terra perché non ci si salva dopo 9 punti. Vedo una squadra allenata bene, molto compatta e coesa, e dobbiamo pensare a fare il nostro campionato. Ora ci aspetta la partita dell’anno a Saronno, contro una formazione importante in uno stadio blasonato. Noi siamo una matricola ma proveremo a far bene anche lì”.

Alex Scotti

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