Un anno, 3 allenatori, 42 partite ufficiali, 56 punti in 38 gare di regular season, un (ri)cambio di proprietà, 3 recenti ex tigrotti convocati in Nazionale (uno, Federico Gatti, con tanto di esordio). Il 2022 della Pro Patria è stato parecchie cose. Nessuna banale. O scontata. Ad antologia dell’anno biancoblu appena trascorso, 8 Oscar virtuali nelle rispettive categorie.     

PARTITA DELL’ANNO

13 marzo. Pro Patria – Giana Erminio  5-1  (Piu 3, Pierozzi, Molinari, Bonalumi)
Sì, ma il 2-1 in rimonta insensata con la Pro Vercelli (2 ottobre) o lo 0-2 di Lecco nei playoff (1 maggio) dove li mettiamo? Obiezioni congrue e solidissime. Ma il no contest con cui i biancoblu asfaltano la formazione della Martesana è l’autentico turning point stagionale. Panchina appena riaffittata con Sala che ha scalzato Prina, 2 punti nelle ultime 5 e playout praticamente certi. Da lì 4 vittorie consecutive, 16 punti su 24 disponibili nelle ultime 8 e post season dalla parte giusta. Senza contare che la Pro Patria non segnava 5 reti in Campionato tra i pro dal 27 gennaio 2013 (5-0 al Milazzo). Tutte buonissime ragioni per fare della cicloturistica con la Giana la partita dell’anno.         

GIOCATORE DELL’ANNO

Leonardo Stanzani
Anche qui concorrenza più che qualificata con i neo azzurri Caprile e Pierozzi o il dominante Lombardoni di fine anno a costituire valide alternative. Ma se dobbiamo valutare continuità e qualità di rendimento (nonché presenza in entrambi i Campionati disputati), beh, pochi dubbi sull’ex Bologna. Non a caso, per il portale TuttoC.com è con Stoppa del Vicenza e Gerbi della Pro Sesto il miglior under del Girone A. Per limitarsi ai numeri, 35 presenze (27 dal 1’), 9 reti, 7 assist, responsabilità diretta in 23 dei 56 punti contabilizzati dai biancoblu (41%). Anche per Piu 9 gol complessivi per altrettanti punti capitalizzati. A testimonianza di reti sensibilmente meno pesanti.  

GOL DELL’ANNO

Giovanni Fietta in Pro Patria – Lecco 2-0 del 4 dicembre
10’ del secondo tempo. I tigrotti controllano il match senza sfondare. Stanzani prima costringe Melgrati alla paratissima poi appoggia al rimorchio dell’asolano che con un destro chirurgico trova angolino e rete dell’1-0. La realizzazione è ardita sul piano tecnico, determinante nell’esito della gara e iconica sul fronte simbolico per un giocatore che a 38 anni rappresenta ancora il benchmark professionale e umano dello spogliatoio bustocco. Tanto per estrarre dal mazzo, sul podio (o ai piedi dello stesso), la sassata di Citterio con il Sangiuliano City (17 dicembre), il tracciante di Ferri con il Lecco la stagione scorsa (5 febbraio), e la vaselina di Pierozzi con la Virtus Verona (13 febbraio).       

OPERAZIONE DELL’ANNO

Angelo Ndrecka vincolato sino al 30 giugno 2024
Portandosi avanti si potrebbe alludere a quanto l’anno prossimo fatturerà Turotti per la cessione di Lombardoni. Ma qui il 19 potrebbe toccare ferro, legno o affini. Sia come sia, il biennale sottoscritto da Angelo Ndrecka è farina finissima del sacco del Biellese. Perché l’ex Chievo e Lazio non sarà (forse) Pierozzi (il gigliato era però in prestito secco), ma le 20 presenze, 5 assist ed un gol costituiscono il bagaglio di un potenziale crack di categoria. Facile dirlo adesso. Decisamente meno l’estate passata dopo i 13 non memorabili caps (solo 5 dal 1’), registrati la stagione scorsa a Teramo.      

RIVELAZIONE DELL’ANNO            

Il Tractor Jorge Vargas
Sempre in ambiti turottiani, il santiagueño ha sorpreso tutti (certamente chi scrive), per idee chiare, spiccata professionalità (anche nelle dichiarazioni), flemma andina e (questa è solo una spigolatura), risparmio sugli abbigli a bordo campo. Pescato dal sommerso delle minors calabre (dove era solo parcheggiato), il Tractor ha saputo correggere il tiro quando i risultati latitavano conferendo al gruppo le certezze perse. Mettendo anche la freccia su Ivan Drago quanto a record al giro di boa (31 punti a 30). Nessuna perplessità sul fatto che abbia tutto per fare (ulteriore) strada.      

FRASE DELL’ANNO   

Domenico Citarella (29 aprile): “In questi giorni sono stato bersaglio di insulti e anche di qualche minaccia ma non mi faccio certo impressionare. Ho 20 anni di frequentazione della Curva B di Napoli”.
Quel ragazzo della Curva B”, pellicola dell’87 con Nino D’Angelo tornata di stretta attualità dopo l’Amarcord dell’allora (ancora) Presidente biancoblu alla vigilia del playoff di Lecco. Citarella mostrò i muscoli. Senza che ce ne fosse davvero bisogno. L’ipse dixit di cui sopra entra di diritto nella short list delle ultime parole famose tigrotte con il telegramma priniano post 0-0 del primo febbraio con il Trento: “Primo tempo di altissimo livello. Ci è mancato solo il gol”. Ecco, appunto.        

PARATA DELL’ANNO

Elia Caprile in Pro Patria – Mantova  2-1 del 16 aprile
43’ del primo tempo. Ancora sullo 0-0 l’attuale 18 della Calcio Bari borseggia il vantaggio al Mantova con un riflesso paranormale su Monachello. A ruota, doppietta di Stanzani e rete dello stesso 45 virgiliano per il 2-1 finale. La Pro Patria è salva, ad un passo dai playoff (che raggiungerà rocambolescamente la settimana successiva nonostante la sconfitta di Crema) e ha (in prestito e ancora per poco), un portiere prossimo alla Serie B e alla Nazionale Azzurra (convocato da Mancini per l’ultimo stage prenatalizio).            

PERSONAGGIO DELL’ANNO

Patrizia Testa
In stile magazine Time. L’uomo dell’anno è in realtà una donna. Ovviamente, la numero uno tigrotta. La cessione con l’elastico al Consorzio Sgai presenta parecchi vuoti di sceneggiatura. E la dura presa di posizione della curva del 13 marzo (“Presidenza disastrosa. Mancanza di progetto. Maglia imbarazzante. Prezzi impopolari. Botteghini chiusi. Stadio al degrado. Da società modello a società zimbello”), uno schiaffo ingiusto ma comunque identificativo del clima esistente. Eppure (al di là di ogni ipocrisia o per mero cinismo), al momento non esiste Pro Patria al di fuori dell’attuale proprietà. Capace di fare calcio in una piazza storica ma divenuta parecchio complessa con budget da salvezza risicatissima e risultati da costante Side A del lotto. Grazie anche a Turotti? Chiaro, s’intende. Non a caso riconfermato a più riprese e uomo di fiducia della stessa Patrizia Testa.       

Giovanni Castiglioni

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