La sconfitta interna per 1-3 contro l’Arconatese sa quasi di resa per il Città di Varese: poco importa se non si è ancora arrivati ad un terzo del campionato, perché gli appena 9 punti conquistati (due vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte) sono frutto di 13 gol fatti e addirittura 18 subìti (al momento peggior difesa del girone). Qualcosa non funziona in questa squadra e i tifosi sembrano ormai rassegnati al dover alzare la bandiera bianca.

La delusione palpabile, già ben percepibile ieri allo stadio, si riflette comprensibilmente anche sui social dove è il rassegnamento a farla da padrone. Non a caso, Fabio Mentasti apre subito le danze scrivendo: “Mettiamoci il cuore in pace, pensiamo a salvarci e poi si vedrà… non troviamo sempre scuse, oggi l’Arconatese è stata decisamente superiori e basta….“. Non troppo diverso il pensiero di Virginio Franco Sala che si rammarica: “Franco Ossola dispensa a tutti punti, terra di conquista…“.

Giordano Valzer si limita a: “Fin qui stagione fallimentare“. Cerca invece di andare più a fondo Francesco Broggini: “Brutta situazione… difficile ora uscirne. Dire che piove sul bagnato è il minimo. Squadra fatta male, e non sarà facile far venire qualcuno buono essendo in fondo alla classifica… spero solo che la società stia compatta ed unita allo staff… cerchiamo di limitare i danni in attesa di gennaio, ma qui servirebbero diversi giocatori“.

Chiaramente la distanza tra ambizione e realtà pesa come un macigno sulle spalle del Città di Varese visto che in tanti ad inizio stagione erano certi di poter vedere una squadra lottare con le big del girone per raggiungere la Serie C. I risultati si stanno però muovendo nella direzione opposta e i tifosi non possono certo prenderla bene. “E dovevamo andare in Lega Pro!! Ma dove??tuona Andrea Catella Almeno non si dirà che questa maglia verde (indecente per un vero tifoso) porti fortuna! PEO GUARDA GIÙ“. Più pacato (ma altrettanto deluso) Alessandro Lazzari: “Si fa quel che si può e quel che si riesce… Certo che siamo notevolmente sotto le aspettative. Quando avevo visto il girone avevo pensato che fosse adeguato a vincerlo. Oggi mi devo ricredere, si combatterà per la salvezza!“.

A chiudere la girandola di opinioni negative, ecco il commento-sfogo di Stefano Pauletto: “Buonasera, vorrei chiedere scusa alla società ed ai giocatori perché quel villano che gridava dalla tribuna a fine partita ero io… mi spiace se ho offeso qualcuno, ma amo troppo questi colori e mi fa troppo male vedere il Varese perdere… ora testa alla prossima e speriamo di uscire tutti da questo brutto momento… Forza Città di Varese!“.

Quel “Forza Città di Varese“, per quanto sia difficile crederlo in questo momento, ricorda al Varese che i tifosi ci saranno sempre per la squadra. Certo, i commenti ottimistici latitano e praticamente nessuno crede alla possibilità di rimonta. Tenendo acceso il lumicino della speranza, però, si può dire che il campionato è tutt’altro che vicino alla fine: ogni squadra, anche le corazzate, possono perdere con chi sta sotto (l’Arconatese ha perso la settimana scorsa contro il sorprendente Villa Valle, prossimo avversario del Varese) e il Varese ha già lasciato per strada la sua dose di punti. Prima o poi toccherà alle altre. Adesso il prossimo step si chiama Varesina: vendicare la batosta subìta in campionato garantirebbe l’accesso ai sedicesimi di finale di Coppa Italia e rilancerebbe il morale del mondo biancorosso. Chiaro, però, che serve vincere.

Matteo Carraro

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