Per combattere l’impatto ambientale dato dal consumo di plastica, ASD Rugby Varese si era messa in gioco nel 2018 con la proposta del progetto #101%Plasticfree; il Covid ha ovviamente ritardato i piani, ma la società biancorossa ha rilanciato l’iniziativa in collaborazione con Impresa Sangalli e Comune di Varese per sostituire la plastica monouso in tutte le sue attività entro il 2024.

Un progetto ambizioso, con una campagna di comunicazione forte, che puntava a sensibilizzare a livello educativo altre società a livello provinciale e scuole. La visione lungimirante voleva coinvolgere tutti gli eventi Provinciali e Regionali, facendo da apripista e traino per un cambiamento a livello nazionale. Erano stati fatti studi e calcolati i risultati dell’abbattimento ambientale che avrebbe comportato la buona riuscita del progetto, ma dopo il 2019, complice il già citato Covid, non si sono potuti raccogliere dati a riguardo.

Oggi, in occasione della conferenza sul nuovo progetto VarRes (il programma di responsabilità sociale in sinergia con Pallacanestro Varese e Il Basket Siamo Noi) sono stati presentati gli obiettivi di bonifica del campo A.levi di Giubiano. A margine è intervenuto il presidente del Rugby Varese Giovanni Barbieri che ha fornito il suo punto di vista in merito all’economia circolare, (la trasformazione gli scarti compostabili in concime per il campo) già compresa nel progetto originario #101%plasticfree.

#101%Plasticfree perché è nata e come si è evoluta?
“Il progetto è nato dopo vari dubbi legati agli scarti prodotti dalla festa del Rugby, prevalentemente dopo quella del 2019: sentivamo di dover in qualche modo abbattere l’impatto ambientale che le nostre iniziative producevano. Era tutto pronto anche a livello interno poiché avevamo adottato delle migliorie: stoviglie, piatti, bicchieri e bottigliette erano state sostituite da alternative più sostenibili e plastiche compostabili. Con l’avvento del Covid il nostro operato si è bloccato per molto tempo. Solo quest’anno siamo riusciti a migliorare a livello più ampio, visto che con l’ultima festa del Rugby gli scarti prodotti sono stati trasformati in concime per il campo, chiudendo il cerchio dell’economia circolare“.

All’interno della squadra, in senso pratico, le abitudini sono cambiate?
“Per quanto riguarda l’uso di plastiche abbiamo cercato, nel possibile, di esser coerenti con noi stessi: nella Club House i ragazzi possono mangiare usando bicchieri e piatti riutilizzabili; appena ci sarà la possibilità miglioreremo ancora”.

Col progetto VaRes avete intenzione di continuare a bonificare il campo concimandolo con gli scarti della festa del Rugby?
“Speriamo che Sangalli collabori ancora con noi. L’ultima volta ci ha donato materiale compostabile molto costoso, che abbiamo usato durante la festa e che poi è stato trasformato in concime; Spero che possa riaccadere e certamente verrebbe usato nel nostro campo”.

Siete riusciti a sensibilizzare altre società come sperato?
“No, siamo state la prima società del varesotto a sposare un progetto del genere e per il momento stiamo andando ancora da soli per la nostra strada, ma col discorso della sinergia VaRes sicuramente avremo nuovi risultati. Il Covid ci ha fermato per ben tre anni e solo dall’inizio di giugno 2022 siamo riusciti a tornare alla normalità, con picchi di 10.000/11.000 persone alla festa. Ci siamo uniti ad altre società ma solo a livello sportivo; speriamo però che queste collaborazioni possano svilupparsi anche dal punto di vista della sostenibilità”.

In conclusione Barbieri, da buon presidente, non può esimersi dall’esprimere un commento sulla prima squadra impegnata nel campionato di Serie B agli ordini di coach Massimo Mamo. Le due vittorie raccolte fin qui in stagione hanno dato morale: Barbieri crede fortemente nel gruppo e spera che l’armonico ambiente creatosi stimoli i suoi ragazzi a mantenere la categoria. Tutte le annate sotto l’ala del Rugby Varese vengono incoraggiate, oggi come in passato, ad allenarsi con passione e dedizione per portare nuovi campioni anche a livello Nazionale.

Enevia Apa

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