Con ancora negli occhi e nel cuore le emozioni e la festa per la promozione in Serie B, il mondo del BasketBall Gallarate riprende le manovre in vista della prossima stagione. Una programmazione che inevitabilmente parte dal settore giovanile e dalla riconferma del responsabile, Giulio Besio.

Con lui abbiamo analizzato i risultati dell’annata appena trascorsa e le prospettive future per una società, Gallarate, votata sempre di più all’eccellenza e con essa il progetto HUB Sempione, nel quale tante realtà stanno trovando il modo di crescere sempre di più, con risultati evidenti.

A livello generale, come valuta la stagione appena conclusa?
“Non posso che valutarla in maniera assolutamente positiva. Sia come BBG che come HUB Sempione i risultati ottenuti sono stati dei migliori e quando noi parliamo di risultati non intendiamo solamente le vittorie sul campo, quanto la crescita dei ragazzi e lo sviluppo che hanno compiuto nel corso dell’anno. Come Cardano al Campo, grazie alle competenze di Davide Cristallo, abbiamo iniziato una ristrutturazione e reimpostazione del Settore Giovanile. Stiamo lavorando sia sui numeri che sulla qualità delle persone che lavorano, per alzare il livello dei giocatori e permettergli poi di approdare nella Prima Squadra che quest’anno ha fatto un campionato di Promozione di buona qualità ma che in previsione futura, può sicuramente aumentare il livello di rendimento in campo. I risultati di Casorate sono lì da vedere. La sperimentazione di far giocare i nostri under 19 nel campionato di CSilver con tre giocatori fuori quota alla fine ci ha portato a raggiungere i playoff, andando avanti e perdendo solo contro squadre costruite per vincere il campionato. Questo però ha portato a crescere i ragazzi e diventare, alcuni, punti di riferimento nel campionato senior, come i fratelli Calcaterra e Magnani”.

Andando sul lato BBG invece?
“Ribadisco la soddisfazione sopra espressa. Partivamo con tre gruppi che partecipavano a campionati di Eccellenza: con gli under 13 e 15 abbiamo guadagnato sul campo la partecipazione a questo tipo di campionato anche per il prossimo anno, i 2008 hanno sfiorato la garanzia della partecipazione all’anno prossimo ma pensiamo che con una wild card possano rientare nel campionato. Direi bene anche l’esperienza dei 2006 nei campionati under 16 e 17”.

Mi spiace a volte fare un punto solo su una squadra, ma secondo lei quanto fatto dagli under 15 che allenava quest’anno in Eccellenza è forse l’esempio massimo del lavoro che state portando avanti?
“Certo. Questo è il frutto del lavoro di due anni, portato avanti nonostante il covid. Devo dire che nella mia esperienza decennale di gruppi che lavoravano come questo ne ho trovati davvero pochi. Va un plauso quindi grandissimo ai ragazzi perché tutto quello che hanno ottenuto se lo sono meritato con il lavoro quotidiano”.

Ad oggi, facendo un quadro della situazione, le squadre BBG giovanili che campionati faranno il prossimo anno?
“Posso dirti per quali noi faremo richiesta. Per l’under 13 e 14 chiederemo la partecipazione al campionato Elite, per gli under 15 e 17 invece l’Eccellenza. Quindi, se tutto andrà bene, avremo ben 4 realtà nei campionati top di zona. In futuro speriamo di arrivare anche con l’under 19 a giocare il campionato di Eccellenza, così da chiudere il cerchio”.

Come lavorerete quest’estate per cercare di alzare ancora di più un livello di settore giovanile già molto alto?
“A livello di competenze e staff, di capacità di vedere, intendere ed insegnare pallacanestro non abbiamo da invidiare niente a nessuno, anzi. Non avevo dubbi di questo, perché come responsabile so cosa potevano e possono darmi le persone di cui mi sono circondato, avendoci lavorato in precedenza o conoscendo le qualità dei singoli allenatori. Quindi è chiaro che da questo punto di vista si cerca di migliorare sempre di più ma il livello è già molto alto. Dal punto di vista dei giocatori invece in questo periodo stiamo lavorando per fare della selezione, che non vuol dire rubare giocatori ad altre realtà, ma dare opportunità di sviluppo e di crescita di un certo livello ai ragazzi. Penso che se possiamo migliorare in qualcosa, sia dal punto di vista dell’integrazione di giocatori magari un po’ più strutturati fisicamente rispetto a quelli che già fanno parte del nostro settore giovanile”.

Faccio un passo indietro e torno alla festa della Prima Squadra per la conquista della Serie B. Ho notato il suo abbraccio con coach Gambaro alla fine. Lo si può definire come l’abbraccio di tutto il settore giovanile alla squadra e quanto è importante avere come punto di riferimento un gruppo che gioca in Serie B per i più giovani?
“E’ importantissimo, perché i ragazzi che credono di poter diventare qualcuno giocando a basket sono sempre portati a guardare gli altri ed hanno delle mire verso la Serie A o B. Guardavano fino a prima magari società qui attorno che giocano a livelli superiori e sognavano di arrivare lì. Aver conquistato invece sul campo la Serie B ora è un fiore all’occhiello per la società, perché è il secondo campionato italiano dopo la Serie A e porta questa attenzione dei più giovani su Gallarate. Già in questi giorni parlando con i ragazzi, gli abbiamo fatto capire che se prima l’obiettivo era crescere per poter giocare a livello di CGold, ora è quello di giocare in B ed l’asticella di conseguenza si alza. Il mio abbraccio con Stefano poi è stato assolutamente spontaneo e naturale, lo considero un bravissimo allenatore e soprattutto è un coach molto attento allo sviluppo del settore giovanile e questa è una cosa secondo me centrale per la crescita anche della Prima Squadra. Tutto il mondo HUB Sempione era in campo sabato a festeggiare, è stato belissimo”.

Alessandro Burin

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