La Cuassese sta affrontando certamente un campionato di livello; i ragazzi allenati da Iori si trovano infatti al quarto posto dopo la prima parte della stagione. Il loro presidente, Thomas Pedoja, ha sposato la causa biancorossa e da quando ha preso in carico la squadra ha cercato di migliorarne anche gli impianti, mettendo a disposizione dei ragazzi un campo da allenamento.

Il presidente vuole essere un punto di riferimento per la squadra come ci ha anche raccontato Luca Luglio in un’intervista precedente. Il lavoro svolto finora è stato molto ma l’obiettivo è quello di competere sempre a più alti livelli. Portare la Cuassese in Prima Categoria è l’obiettivo primario di Pedoja, anche perché la squadra di Cuasso non ha mai raggiunto un traguardo simile.

È soddisfatto della prima parte di stagione dei suoi ragazzi?
“Sì, il quarto posto è sicuramente un buon risultato dopo il girone di andata. A parte il Laveno nessuna delle altre squadre ci ha messo in grande difficoltà. Purtroppo abbiamo lasciato molti punti sul campo, spesso a causa di disattenzioni nostre. Proprio per questo però sono fiducioso per il ritorno: se riusciremo ad evitare certi tipi di errore potremo dire la nostra fino alla fine, cercando di migliorare quanto di buono fatto finora”.

Perché ha deciso di intraprendere questo percorso?
“Non arrivo dal mondo del calcio, ho sempre corso in bici. Ho intrapreso questo percorso grazie a mio fratello. Aveva saputo che i dirigenti della Cuassese stavano lasciando l’incarico. Per evitare che fallisse siamo subentrati noi, ormai sei anni fa. In questo lasso di tempo abbiamo cercato di dare il massimo per il club e anche in me è nata una vera e propria passione, che metto in tutto quello che faccio”.

In un’intervista, Luca Luglio ci ha raccontato della sua disponibilità nel scendere in campo per spalare la neve? Quanto è importante far sentire il proprio apporto ai ragazzi?
“Cerco sempre di dare tutto me stesso in ciò che faccio. Voglio essere sempre vicino alla squadra e un vero e proprio punto di riferimento per i ragazzi e per lo staff. Cerco di partecipare almeno ad un allenamento a settimana, oltre alle partite della domenica. Qualche settimana fa il campo era inagibile e avendo a disposizione dei trattori, io e i miei dipendenti abbiamo spalato la neve, permettendo così alla squadra di allenarsi. Voleva essere un segnale; far capire ai giocatori quanto la squadra sia importante per noi. Sono contento che abbiano apprezzato il gesto”.

Ci saranno delle novità per quanto riguarda il mercato?
“Non penso ci saranno dei colpi eclatanti; la squadra va bene così. Nella prima parte di stagione ci sono stati alcuni errori e non sempre il gruppo ha seguito il mister. Ora invece le cose sembrano andare meglio quindi non abbiamo particolare bisogno di innesti. L’unica operazione che abbiamo fatto è stata portare qualche giovane dalla Juniores alla prima squadra: può essere un’occasione di crescita per loro ma anche per il mister che così ha a disposizione una rosa più lunga”.

Un commento sulla sosta?
“Questa interruzione era inevitabile dato l’elevato numero di contagi. La speranza è certamente quella di poter ripartire e concludere il campionato, anche se penso sarà difficile ricominciare già a febbraio. Gli allenamenti sono ripresi; cerchiamo di mantenere alta la concentrazione e di restare in forma, in modo tale da essere pronti quando si ripartirà”.

Quali sono gli obiettivi a breve e lungo termine per la squadra?
“Da quando sono qui abbiamo cercato di rinnovare le vecchie strutture, abbiamo creato una zona bar, tribune e magazzini coperti e il campo di allenamento. Il nostro obiettivo principale è certamente arrivare in Prima Categoria, anche perché la Cuassese non ha mai raggiunto questo traguardo. Seguo i campi della Valceresio per lavoro e anche se si tratta solo di una categoria superiore, si respira un’aria completamente diversa: vogliamo arrivare anche noi a quel livello e vivere quelle emozioni”.

Giovanni Enrico Civelli

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