Lo avevamo lasciato al primo posto della classifica di Coppa Italia Turismo TCR (classe DSG) e al secondo posto assoluto in Seconda Divisione (leggi qui la sua intervista di fine maggio). Quest’oggi, tre gare dopo, lo ritroviamo sempre leader in DSG, ma anche in vetta alla Seconda Divisione a pari merito con un avversario. E, all’orizzonte, l’ultima gara della stagione: il 6 novembre a Misano si decide tutto.

Con i dovuti scongiuri (comprensibile) Paolo Palanti rivive con entusiasmo le ultime tre adrenaliniche tappe: tra gioie e dolori (frutto della sfortuna, variante impazzita del mondo delle corse e della vita di tutti i giorni) il 53enne di Rescaldina lanciato nel mondo del motor sport da ASD Living Kart ha confermato tutte le sue qualità al volante e con la sua Audi RS 3 LMS DSG è lì ad un passo dal sogno.

“Di sicuro il bilancio stagionale è già di per sé ottimo – esordisce Palanti – perché gara dopo gara sento di essere cresciuto tanto: la confidenza con la macchina c’è sempre stata e le possibilità per concretizzare il sogno sono più che mai concrete. Serviranno però umiltà, freddezza e consapevolezza: non ho ancora fatto nulla e ci sarà un weekend intenso da vivere in quel di Misano”.

Proprio Misano è stato il primo appuntamento dopo la nostra ultima chiacchierata: bilancio più agro che dolce in terra romagnola, esatto?
“Direi di sì perché dopo il secondo posto in Gara1, in Gara2 mi sono venuti addosso e sono stato costretto al ritiro. Uno 0 pesante nell’economia del campionato, ma soprattutto per quel che riguarda i costi. Dovendo pagare i danni all’auto per la botta di Misano il budget si è abbassato e, per star dentro le spese e completare la stagione, ho deciso di dividere la macchina con un altro pilota a Varano”.

E a Varano com’è andata?
“Bene e ci tengo a ringraziare Marco Butti: è un pilota ufficiale Audi che per l’occasione è venuto a darmi una mano. La scelta è ricaduta su di lui in primis perché è brava, ma soprattutto perché avevo bisogno di qualcuno che portasse la macchina al traguardando limitando al minimo il rischio di non prendere punti. Anche Marco fa parte del team Elite Motorsport e, attualmente, sta partecipando al Campionato Europeo; diciamo che è stata una scelta ad hoc. Lui ha corso Gara1 arrivando secondo, mentre io ho chiuso terzo in Gara2: i punti guadagnati hanno avuto un peso specifico importante”.

Infine, domenica scorsa, la tappa più dolce del trittico: cosa puoi dirci del weekend a Vallelunga?
“Partendo dal presupposto che si tratta di una pista a me congeniale, bella e su cui sono sempre andato bene, avevo alte aspettative. In Gara1 ho vinto la mia categoria arrivando quinto assoluto, mentre in Gara2 ho chiuso al terzo posto di categoria e al settimo assoluto. I risultati mi hanno permesso di arrivare all’ultima gara con un +6 in classifica nella categoria DSG e a pari punti con un altro pilota in Seconda Divisione. Tutto si deciderà a Misano”.

Dandoti il via a fare tutti gli scongiuri che vuoi, il fatto di concludere il campionato proprio a Misano sa di chiusura di un cerchio? Immagino ci sia voglia di riscatto dopo quella famigerata Gara2…
“Sicuramente mi auguro che il weekend sia più fortunato (ride, ndr), però credimi se dico che essere in testa ad entrambe le classifiche ad una sola gara dal termine è già qualcosa di incredibile. Certo, l’amaro in bocca per quello 0 resta, ma proprio per questo sarò ancora più motivato. Sarà di sicuro un finesettimana pieno di emozioni, adrenalina e ansia: vedremo in pista cosa succederà. Nella classifica DSG mi basta arrivare a podio in entrambe le gare per avere la certezza matematica; per la Seconda Divisione devo necessariamente concludere davanti al mio avversario”.

Gara in notturna e gara diurna: un gran bel modo per salutare la stagione.
“A Misano in notturna si corre spesso e almeno in due occasioni ho già sperimentato la pista al buio. Diciamo che è una sensazione particolare perché ci sono punti davvero bui, come ad esempio il Carro, in cui sembra di fare una prova speciale di rally in notturna. Nel 2018 ero arrivato terzo con una Seat Leon, mi auguro di potermi ripetere. Detto questo, è sicuramente un’emozione suggestiva: Gara1 si correrà in notturna, Gara2 di giorno e, a prescindere, sarà davvero bello chiudere la stagione in un palcoscenico come Misano. Sono pronto a schiacciare l’acceleratore e ad arrivare alla bandiera a scacchi”.

Matteo Carraro

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