Il Gorla Minore Femminile ha concluso lo scorso campionato di Promozione con un quinto posto seguito dall’eliminazione al primo round dei playoff. Matteo Betti, allenatore in seconda e team manager della squadra, fissa l’asticella più in alto: superare almeno il primo turno della post-season sarà l’obiettivo per il prossimo anno. Per Betti, con il ripescaggio in Eccellenza di Città di Varese e Vighignolo, Como e Laveno sono le favorite del girone. La rosa si è migliorata in ogni reparto e con il cambio in panchina il Gorla Minore si candida a lottare per le zone alte della classifica.

Quali sono gli obiettivi per la stagione?
“Il nostro obiettivo primario è quello di migliorare il quinto posto dell’anno scorso e provare a superare il primo turno dei playoff, scoglio che non siamo riusciti a oltrepassare nel corso della passata stagione. Se non dovessimo riuscire a raggiungere il nostro scopo ci focalizzeremo su cosa eventualmente non ha funzionato in modo tale da migliorare i nostri punti di debolezza”.

Come avete agito sul mercato? Avete in mente altri colpi?
“Per ora abbiamo cercato di operare sul mercato in modo da migliorare la rosa in alcuni ruoli in cui sentivamo di avere delle lacune. Abbiamo ingaggiato una giocatrice per reparto: un portiere che ci potesse garantire esperienza, un difensore classe 2005 per dare freschezza al pacchetto difensivo, un centrocampista che potesse dare sostanza e una punta giovane per rivitalizzare l’attacco. Da qui fino al termine del mercato penso potranno arrivare nuovi innesti per andare a completare la rosa, ma il vero colpo di mercato è stato affidare la squadra a Max Germinario, un tecnico che non ha bisogno di presentazioni”.

Come vedete il girone di Promozione?
“Con Città di Varese e Vighignolo penso sarebbe stato un girone più competitivo rispetto a quello dell’anno scorso. Con il fatto che queste due squadre sono state ripescate in Eccellenza il livello è rimasto pressoché invariato. Como e Laveno mi sembrano avere una marcia in più, ma credo che noi potremo dire la nostra e lottare per entrare nelle prime cinque”.

C’è differenza tra allenare i ragazzi e le ragazze?
“Io ho sempre allenato squadre femminili, prima come preparatore dei portieri e poi come allenatore in seconda. La passata stagione a causa di un infortunio sono stato fermo ai box per tanto tempo e quindi ho avuto la possibilità di osservare da fuori anche la selezione maschile del Gorla Minore, dove milito. È così che ho potuto notare alcune differenze nella gestione delle due squadre. Oltre ai carichi, leggermente minori quelli che si richiedono alle ragazze, è diverso il modo di comunicare. Un urlo può essere usato come stimolo per i ragazzi, mentre per le calciatrici può essere deleterio. Con le ragazze si instaura un clima di crescita reciproca: i dialoghi costruttivi sono all’ordine del giorno”.

Come concili il doppio ruolo che hai all’interno del club?
“Avere un ruolo come secondo allenatore e team manager allo stesso momento è certamente difficile ma è una sfida che mi piace e stimola molto. L’esperienza da vice mi può aiutare a crescere e a colmare le mie lacune. Essere parte integrante del gruppo squadra mi permette anche di organizzare al meglio gli impegni, come amichevoli e trasporti, a seconda delle necessità della squadra. Penso che da questo punto di vista i due ruoli si intreccino molto bene”.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?
“Il progetto della squadra femminile è nato l’anno scorso, di conseguenza abbiamo ampi margini di crescita. Il nostro obiettivo è quello di migliorare stagione dopo stagione. Mi auguro che in un paio d’anni si possa raggiungere l’Eccellenza, categoria che può dare lustro al club e alle ragazze stesse. La società non si pone dei limiti e questo l’ho visto già dall’anno scorso: aver ingaggiato un allenatore come Max Germinario, uomo di grande esperienza e che dispone di un patentino UEFA, dimostra quanto qui non ci si voglia accontentare”.

Giovanni Enrico Civelli

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