Un successo enorme e non poteva essere altrimenti. Il Basket Siamo Noi non sbaglia nemmeno questa volta e l’aperitivo organizzato al bar “Il Tenente” in Piazza Monte Grappa a Varese con tutta la Pallacanestro Varese, società, staff e giocatori, assume le sembianze di un grande successo per l’affluenza ed il clima gioioso e di festa che si è venuto a creare.

Merito degli ospiti, disponibilissimi e apertissimi nel concedere foto, autografi, battute e risate con i tanti, tantissimi tifosi accorsi per festeggiare la squadra biancorossa, salva al termine di una stagione davvero particolare e tormentata.

Un’annata che sicuramente rimarrà nella testa di tutti, dalla quale gli insegnamenti da trarre sono molti e tutti utilissimi per cercare di vivere il prossimo anno una stagione votata decisamente meno alla sofferenza, anche se poi si sa, è ciò che tempra un gruppo ed un popolo.

Gruppo guidato da coach Alberto Seravalli, che nei prossimi giorni incontrerà la società per definire il suo futuro, con un contratto che scade il 30 giugno e che, al di là di quelli che potranno essere i percorsi futuri, difficile la permanenza come capo allenatore ed un futuro da assistente che molto dipenderà dalle decisioni in termini di guida della squadra che Scola e Arcieri faranno, porterà sempre con sé l’emozione di aver guidato Varese da capo allenatore e di aver vissuto una serata come quella di stasera.

Chi c’è da tempo, 7 anni ormai e ci sarà ancora il prossimo senza dubbi è capitan Giancarlo Ferrero che da vero e proprio capo popolo, ha saputo tirare le redini di un gruppo quanto mai in mezzo alla tempesta quest’anno, tenendo lo spogliatoio sempre compatto e offrendo il suo contributo determinante in campo, nel momento in cui la OJM era tornata a fare paura a tutti, anche grazie ai colpi del suo numero 21.

Con lui il duo Woldetensae – De Nicolao, amici fuori dal campo, complici sul parquet. Se per il ragazzo di San Lazzaro di Savena il destino è già scritto, con un contratto che lo lega alla Pallacanestro Varese ed un’opzione di uscita da parte della società lungi dall’essere esercitato ad oggi, per il play veneto la strada che porta ad un prolungamento di contratto con i biancorossi pare sempre più spianata, per un percorso di crescita del numero 10 biancorosso che anno dopo anno sta dando i suoi frutti e che lo ha visto come protagonista principale della salvezza varesina.

Infine non si poteva non passare dall’uomo che più di tutti probabilmente ha la Pallacanestro Varese nel cuore, che vuol dire sofferenza, vuol dire dispendio di energie, vuol dire passione e delusione come solo un grande amore sa dare. Max Ferraiuolo quest’anno più che mai ha dovuto serrare le fila di una situazione fattasi davvero complicata, trovatosi nel bel mezzo della tempesta portata dalle dimissioni improvvise di Andrea Conti e chiamato a ricoprire un ruolo da protagonista nelle scelte decisive del mercato di metà stagione. Sugli acquisti di Vene e Keene c’è ben più di un suo semplice zampino e se Varese l’anno prossimo giocherà ancora in A1 tanto lo deve a lui.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui