Ancora una manciata di gare e, contagi da covid19 permettendo, anche la serie CGold chiuderà la prima fase e, come prescritto dalla formula, andrà al grande e previsto rimescolamento tra i gironi.

Tuttavia, in attesa della  grande “reunion” è giusto tirare una riga su quello che è successo nei primi tre mesi di campionato. Così, in un mini-sondaggio abbiamo chiesto ad allenatori e addetti ai lavori del nostro girone di indicare una lista dei giocatori che, a loro insindacabile giudizio, si sono meritati la “nomination”, ovvero il diritto di partecipare ad un ipotetico All-Star Game. Unica regola: vietato scegliere tra i giocatori della propria squadra.

Eccovi, dunque, le indicazioni, preferenze e considerazioni tecniche-tattiche-mentali prodotte dalla brillantissima pattuglia formata dagli esperti di casa nostra.

Alberto Zambelli, coach di Basket 7Laghi Gazzada, sceglie il Playmaker:
“La mia preferenza – dice coach “Z” -, è tutta per Giacomo “Jack” Mariani, playmaker della capolista Robur Saronno e giocatore che per qualità tecniche, fisiche, personalità e leadership, credo c’entri oggettivamente poco con la categoria. Mariani, oltre ad essere un super-regista, capace di eccellenti letture tattiche e quindi in grado di far giocare molto bene la sua squadra, sa anche quando e come mettersi in proprio e dunque vestire i panni del risolutore producendo tabellini importanti. Il fatto che da diversi anni sia il playmaker di una squadra dominante amplifica e, a mio parere, certifica i suoi indubbi meriti. Poi, dal punto di vista tecnico apprezzo in lui numerose qualità. Tra queste spiccano il tiro da 3 punti, il palleggio arresto e tiro fulminante e, aspetto che cambia le carte in tavola del suo gioco, la capacità di giocare anche spalle a canestro e, in quest’ultimo esercizio, è certamente facilitato da un fisico importante e da eccellenti fondamentali che farebbero invidia anche a centri di alto livello”. 

Renato Biffi, coach di Robur Saronno, sceglie la Guardia:
“Vado sul sicuro e, scusate il gioco di parole – dice l’allenatore della capolista -, sicuro di non sbagliare voto per Federico Passerini, guardia di Bbasket Gallarate. Scelgo Passerini perché è forse il migliore nel sapersi costruire tiri da solo e, per queste ragione, sa essere sempre molto pericoloso. Poi, è un giocatore esperto e completo in grado di fare canestro sia in penetrazione sia da fuori. Infine, aspetto che deve sempre essere tenuto in considerazione, è un assoluto punto di riferimento per la sua squadra. Quindi, significa che anche dal punto di vista mentale è un giocatore-garanzia”.

Bruno Bianchi, coach di Basket Valceresio, sceglie l’Ala Piccola:
“La mia scelta ricade su Davide Tresso, esterno classe 2000 di Robur Saronno perché – spiega il tecnico di Arcisate -, nonostante sia un giovane è ormai considerato un elemento con impatto da giocatore vero visto che da un paio d’anni mette in mostra una crescita costante. Personalmente mi piace il suo modo di stare in campo perché ad una importante presenza atletica e muscolare sa abbinare concentrazione, freddezza e grande attenzione in tutte le scelte. Sa usare bene il fisico, ha ottima visione di gioco sui due lati del campo e in attacco gioca con grande efficacia sulle due dimensioni. Ha personalità e gioca con un piglio da protagonista assolutamente adeguato ad una squadra che da diversi è tra le migliori della categoria. Credo sia destinato a far parlare di sé e, per lui, è fin troppo facile pronosticare ulteriori, e ampi, margini di miglioramento”.

Alberto Grassi, general manager di Busto Arsizio, sceglie l’Ala Grande:
“La mia scelta va diretta a Gabriele Pellegrini, ala grande della Robur Saronno perché – spiega in modo sintetico l’esperto dirigente bustocco -, pur essendo ancora un giocatore Under è migliorato tantissimo rispetto allo scorso anno e, bravo lui, ha dimostrato carattere, tecnica, faccia tosta e presenza sfruttando benissimo gli ampi minutaggi e l’occasione che gli si è presentata dopo gli infortuni dei titolari o dei giocatori più esperti. Ormai gioca col passo che appartiene ai top della categoria mostrando efficacia e continuità di rendimento”.

Stefano Gambaro, coach di BasketBall Gallarate, sceglie il Centro:
“Scelgo Pietro Fusella, centro di Saronno perché – spiega l’allenatore di Gallarate -, pur non essendo un giocatore appariscente o da cifre importanti, riveste al meglio il ruolo di giocatore prezioso e irrinunciabile. Il motivo è semplice: Fusella gioca di “sistema” e si rende utile con tutte le cose che magari si vedono poco, ma sono sempre determinanti per far vincere la squadra. In attacco sa bloccare bene, chiudere al ferro con disinvoltura e anche se non vede la palla per alcune azioni ha comunque la capacità mentale di stare sempre dentro la partita. Ma, mio parere, il meglio di sè Fusella lo esprime in difesa. Sia quella individuale, sia quella di squadra perché, grazie alle sua duttilità sui giochi di pick and roll permette ad allenatore e compagni di poter scegliere svariate opzioni tattiche”.

Quindi, ricapitolando, il sondaggio premia e incorona al di là di ogni ragionevole dubbio la Robur Saronno protagonista di  un’eccellente prima parte di campionato. La formazione saronnese ruba infatti la scena con ben quattro “chiamate”: Mariani, Tresso, Pellegrini e Fusella. Unico “intruso, se così si può dire, è Passerini, che va a chiudere nel migliore dei modi un quintetto che, così, “a occhio”, ci sembra davvero di alto livello.    

Massimo Turconi

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