Al venticinquenne Alessio Rovera manca solo l’ultima tappa nel campionato Mondiale Endurance 2022 per laurearsi campione della categoria LMP2: appuntamento con la 8 Ore del Bahrain il 12 novembre. Rovera guida, infatti, la classifica insieme ai suoi compagni di equipaggio François Perrodo e Nicklas Nielsen a bordo della Oreca 07 motorizzata Gibson di AF Corse: l’obiettivo sarà quello di difendere la vetta a 139 punti dalla rincorsa del team portoghese Algarve pro racing che insegue con un distacco di ben 8 punti.

Vincere un mondiale non è mai cosa semplice, men che meno nel mondo endurance visto che i tre piloti di ogni equipaggio devono adattarsi in egual modo ad un unico set-up. Trovare il feeling e il bilanciamento perfetto tra piloti e tracciato sarà ancor più difficile in Bahrain, circuito automobilistico costruito nella località di Sakhir (situato nella periferia di Manama) ospita a partire dal 2004 il “Grand Premio del Bahrain” di Formula 1, ma è anche sede di diverse competizioni minori.

Il circuito è lungo 5,4 chilometri ed è dotato di quindici curve molto impegnative che, unite alle stressanti condizioni fisiche di gara, fanno del Bahrain una delle corse più attese ed emozionanti dell’anno. Con l’asfalto particolarmente abrasivo occorre una buona trazione in uscita ad ogni curva e una buona velocità di punta per affrontare i lunghi rettilinei. Correre in Bahrain è sinonimo di grande impegno e sforzo fisico per i piloti a causa del suo clima molto particolare: per gareggiare con tali condizioni è importante svolgere specifici allenamenti ed avere, quindi, una buona prestanza fisica.

Il Mondiale Endurance si deciderà dunque in Medio Oriente e Rovera dovrà compiere l’ultimo step per potersi ritenere soddisfatto della sua stagione: sono già tre le vittorie con il Cavallino (nella 1000 Miglia di Sebring, nella 6 Ore di Spa e nelle 6 Ore del Giappone), ma non sono mancati gli sfortunati giri a vuoto. Una serie infinita di penalità e timing errati hanno portato agli epiloghi non certo brillantissimi della 24 Ore di Le Mans e della 6 Ore di Monza. Proprio sulla pista di casa, il suo circuito preferito, il pilota varesino e il suo equipaggio avevano momentaneamente perso la testa del Mondiale; vetta ben presto riconquistata all’ombra del Fuji.

Le combinazioni vincenti

L’equipaggio portoghese dovrà vincere la gara per avere la matematica certezza del titolo; in caso di secondo posto, servirà che Rovera non arrivi terzo. Dal punto di vista del pilota varesino, invce, i calcoli sono molto più semplici: sarà infatti sufficiente tagliare il traguardo prima degli avversari per garantirsi la vittoria finale. Il secondo posto lo premierebbe solo nel caso in cui non vincerà l’equipaggio portoghese; qualora arrivasse un terzo posto per Rovera, il titolo gli sfuggirebbe con il primo posto dei diretti contendenti. Un quarto posto, invece, gli sarebbe fatale anche se il team Agarve pro racing chiudesse secondo. Non resta che aspettare il 12 novembre e seguire la 8 Ore del Bahrain, ultimo appuntamento del Mondiale che potrebbe incoronare Alessio Rovera campione.

Deana De Feo

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