Ivan Salvati, classe ’03, durante questa stagione si è tolto ben più qualche soddisfazione con la A1 maschile di Cassano Magnago. Nonostante una classifica non eccezionale, infatti, spicca la vittoria prestigiosa contro Pressano lo scorso sabato.

Una grande vittoria contro Pressano, quanta fiducia vi ha dato?
“Ne ha data molta, soprattutto perché è un campo veramente difficile: non penso che una squadra di Cassano abbia mai vinto lì negli ultimi anni. Inoltre, in questo momento della stagione, serviva una vittoria per staccarci un po’ dalla zona playout; vincere contro un avversario di questo livello era ciò di cui avevamo bisogno”.

Una vittoria così non lascia rimpianti per alcune sconfitte di questa stagione?
“Assolutamente: mi viene in mente l’andata contro di loro, dove siamo stati anche sopra nel punteggio e poi l’abbiamo persa. Questa vittoria fa pensare che avremmo potuto vincere non solo quella gara, ma anche molte altre”.

Questa problematica di subire sconfitte a poco dal termine vi ha caratterizzato tutto l’anno, o sbaglio?
“Molte partite sono andate così, non abbiamo quasi mai perso con grandi distacchi. Quello che ci è mancato è stato un po’ di fiato e un po’ di esperienza in più. Non penso sia un problema inerente solo agli ultimi minuti, ma di tutta la partita: commettiamo troppi piccoli errori che ci costano sconfitte di misura”.

Quella contro Sparer Eppan è una partita da vincere: mette un po’ di tensione sapere di non poter sbagliare?
“Assolutamente sì, però c’è sicurezza di poter far bene in tutto il gruppo: vogliamo vincerla soprattutto perché sono punti importanti e che peseranno. Non credo, comunque, che la pressione sia un problema; abbiamo dimostrato di poterla gestire bene”.

Come state preparando la partita?
“Per il momento ci stiamo preparando sui loro giocatori più influenti e sul capire le loro tattiche: così facendo pensiamo di riuscire a rendergli più difficile esprimere il loro gioco”.

Possiamo dire che l’obiettivo di evitare i playout sia più vicino ora?
“Sì; se non sbaglio siamo due punti sopra Trieste e quindi siamo un po’ più sicuri anche se tutto dipenderà dalle prossime due uscite perché non credo sia un margine sufficiente. Penso che, per essere tranquilli, ne servano almeno quattro di vantaggio”.

Secondo te c’è stata una crescita di squadra rispetto al girone d’andata?
“Probabilmente sì: eravamo molto uniti già all’inizio del campionato, ma avevamo difficoltà nel capirci sul campo perché siamo una squadra nuova. Con metà stagione alle spalle l’intesa è cresciuta e questo ha fatto tanto”.

Questa crescita di squadra può lasciare ben sperare per il prossimo anno?
“È presto per dirlo, ma sotto un altro punto di vista può far ben sperare perché, se la squadra non si scioglierà con le partenze, si potrà fare meglio di quest’anno: sicuramente non arriveremmo a giocarci i playout a cinque giornate dalla fine”.

Cosa serve per migliorare ancora a livello personale e in cosa pensi di avere ancora margine?
“Secondo me serve porsi piccoli obiettivi, raggiungibili nel breve termine, in modo che ti diano soddisfazioni che generano motivazioni per raggiungerne altri. Un’altra cosa fondamentale è la costanza negli allenamenti perché, senza quella, non si arriva da nessuna parte. Io posso ancora migliorare tanto tecnicamente, ma penso che debba curare soprattutto l’aspetto mentale per non abbattermi quando le cose non vanno. Bisogna andare sempre avanti cercando di far sempre meglio”.

Andrea Vincenzi

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