Un risultato bugiardo, che non rispecchia quanto di buono fatto in campo dalla Openjobmetis. E’ questo ciò che esce dalla gara di ieri sera a Trieste, terminata 108-83 in favore dei ragazzi di Dalmasson. La Pallacanestro Varese, al rientro in campo dopo un mese di stop per Covid-19 e con una squadra in netta sofferenza fisica, dà comunque una risposta di grandissimo orgoglio, coraggio e voglia di non lasciare nulla di intentato sul campo.
Un atteggiamento giusto, che ha fatto intravedere quello spirito forse fino ad oggi un po’ mancato nella formazione di coach Massimo Bulleri che, nonostante le enormi difficoltà, con 4 giocatori professionisti con solo un allenamento nelle gambe e 3 giovani, va su un campo così difficile come quello dell’Allianz Trieste e sfodera una prestazione che permette per 32 minuti a tutti i tifosi biancorossi di credere in un’impresa che avrebbe avuto quanto meno dello storico.

Varese si arrende solo alle medie stratosferiche di una Trieste in serata di grazia con il tiro dalla lunga distanza. Doyle fa registrare il carrer high ed è autore di una prova superba da 28 punti con 8 su 13 dall’arco dei tre punti quando solitamente in stagione alla voce percentuale tiro dalla distanza si è fermato al 37%. Oltre a lui, Trieste trova risorse enormi nella vena realizzativa di Alviti, con l’ex Treviso che firma 23 punti con 6 su 6 dall’arco dei tre punt, e un Da Ros dai livelli elevatissimi che mette a segno 14 punti per una delle migliori gare della stagione.

Nonostante questi numeri, Varese resta aggrappata al match con le unghie e con i denti riducendo sensibilmente quel dato delle palle perse e dei secondi e terzi tiri concessi agli avversari che tanto aveva fatto soffrire i biancorossi fino ad oggi in campionato. Non è un caso che tra i migliori interpreti della gara ci sia proprio Ruzzier, finalmente sugli scudi con una prova da leader. Magari sarà stata proprio l’aria di casa o una situazione così complicata a tirare fuori nel play triestino tutte quelle qualità e quel sapersi prendere le responsabilità (capacità finora inespresse) che gli consegnano una prova da 17 punti e 6 assist.

Scola e De Vico forniscono la solita prestazione solida, attorno a quello che definire ad oggi un totem vero e proprio di questa Varese è poco: Arturs Strautins. Il lettone, al rientro da un mese completo passato in casa per il coronavirus, è stratosferico con 19 punti e 14 rimbalzo e tiene a galla i suoi anche nei momenti più difficili riuscendo a dare sostanza sotto il ferro e tecnica allo stesso tempo.
In tutto questo si aggiunge una prova di enorme coraggio dei giovani Viriginio e Librizzi che mostrano personalità e sfacciataggine alla prima in Serie A, restando tanti minuti sul parquet e cogliendo appieno l’opportunità concessa loro da Massimo Bulleri.

Proprio il Bullo deve essere soddisfatto della prestazione dei suoi, che danno una risposta a livello psicologico ma anche fisico, come dimostra la parità nella lotta a rimbalzo (39 per parte) contro una squadra come Trieste molto fisica sotto il ferro. Segnali incoraggianti, dunque, che, nonostante il 108-83 finale, raccontano di un match dove Varese più volte si avvicina agli avversari, come quel 71-64 del terzo quarto, cucito dalle triple di un capitan Ferrero in ripresa dopo il lungo periodo di stop. Il suo è stato l’ultimo vero sussulto prima dello show pirotecnico e fin qui irripetibile in stagione dei triestini, che ha consegnato un’altra sconfitta a Varese che sa però di rimpianto. La squadra non è riuscita a cogliere il momento cruciale del match, ma probabilmente al completo avrebbe ottenuto ben altro risultato.
La prova offerta lancia anche un chiaro messaggio per la sfida decisiva e probabilmente che vale molto più di soli due punti di domenica pomeriggio alle 16 a Cantù, quando buona parte della stagione varesina potrebbe decidersi e quando servirà la stessa fame e lo stesso spirito mostrati ieri sera a Trieste, magari con un Douglas o un Beane in più ed un Egbunu a dar sostanza e fisico sotto il ferro.

Alessandro Burin
(foto Pallacanestro Trieste)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui