Il Città di Varese ha salutato il “Franco Ossola” per il 2021 nel migliore dei modi: Casale ko 1-0 dopo una partita letteralmente dominata dai biancorossi e terzo posto agganciato. Si conclude così la prima parte casalinga della stagione 2021/22, con una vittoria, esattamente come all’esordio; allora era stato il Fossano a soccombere 3-2.

Sorrisi, entusiasmo, soddisfazione e, soprattutto, enorme consapevolezza: il Città di Varese è una squadra completamente diversa rispetto alla matricola dello scorso anno. Lo dicono i numeri, e il confronto del rendimento casalingo nel girone d’andata rispetto alla passata stagione è impietoso.

La prima partita al “Franco Ossola” in Serie D del Città di Varese non era stata certo da incorniciare. Anzi, le similitudini con il match di ieri (ma al contrario) ci sono tutte dato che il Pont Donnaz aveva dominato vincendo “solo” 0-1. E le sfide successive non avevano avuto un esito troppo diverso: nei mesi di campionato del 2020 il Varese non era mai nemmeno riuscito a segnare in casa (0-1 vs Caronnese, 0-2 vs Vado con esonero di Sassarini, 0-3 vs Sanremese).

Chiaramente l’emergenza legata al Covid-19 aveva condizionato il regolare svolgimento del campionato, al punto che il girone d’andata si era concluso ben oltre la fine del 2020. Nella nostra analisi, comunque, teniamo in considerazione anche le successive cinque partite (giocate già nel 2021) che avevano portato al giro di boa. E di sorrisi, la scorsa stagione, ce n’erano stati ben pochi.

Il Varese aveva salutato l’anno nuovo con un’altra sconfitta (1-2 contro l’Arconatese con la magra consolazione del primo gol stagionale all’Ossola) e, successivamente, anche Gozzano e Folgore Caratese erano uscite da Masnago con i tre punti in virtù dei rispettivi 0-1. Maledizione spezzata dai pareggi per 1-1 contro Saluzzo e Chieri, preludio alla prima vittoria contro il Sestri Levante per 1-0 alla prima giornata del girone di ritorno. Il bilancio? Due soli punti e tre gol fatti a fronte di 13 subìti; un bottino decisamente troppo misero.

Quest’anno, invece, la squadra ha svoltato fin dall’inizio anche se i tre pareggi consecutivi per 1-1 contro Gozzano, Chieri e Asti avevano fatto rivivere i fantasmi della passata stagione. Il portentoso 4-0 rifilato al Ligorna ha rimesso le cose in chiaro e da lì sono arrivate solo vittorie: Sestri Levante ko 1-0, Sanremese spazzata via 4-2 e Casale superato 1-0. Le otto partite disputate (una in meno rispetto all’anno scorso in virtù del rinvio del derby contro la Caronnese) hanno quindi lasciato in dote 18 punti con la bellezza di 16 gol segnati e solo 7 concessi.

Ad oggi il Città di Varese 2021/22, con solo otto match all’attivo all’Ossola, ha già superato il bottino complessivo del Varese 2020/21 che aveva concluso la stagione con 14 punti tra le mura amiche, dimostrandosi la peggior squadra di tutto il girone.

Cos’è cambiato? Innanzitutto l’esperienza. Archiviato un anno complicato, i veterani hanno dimostrato di aver imparato dai propri errori e i nuovi innesti hanno portato ulteriore concretezza garantendo maggior equilibrio alla squadra. Il reparto difensivo sta reggendo in maniera egregia (quinta miglior difesa del campionato), potendo contare sulla sicurezza tra i pali offerta dalla coppia Trombini-Priori che il duo Siaulys-Lassi non era riuscito a garantire con continuità. Trombini, tra l’altro, non subisce gol su azione da undici partite, dal 2-2 di Borgosesia: i sette gol incassati sono arrivati da quattro rigori e da tre palle inattive. Le fasce, aiutate dal centrocampo, danno un contributo importante sia in fase di spinta sia in copertura e Piraccini sulla trequarti rappresenta il metronomo perfetto per cucire il gioco.

Davanti, oltre all’esplosione di Mamah, Di Renzo ha fatto gli straordinari per rendersi il giocatore in più in ogni zona del campo. Inoltre, tutta la squadra contribuisce alla costruzione e alla finalizzazione del gioco (in totale siamo già arrivati a dieci marcatori diversi), aspetto che potrebbe ulteriormente essere migliorato aumentando la percentuale realizzativa.

I risultati positivi, poi, danno sempre più fiducia e sicurezza nei propri mezzi e, infine, ci sono altri due aspetti da sottolineare. Innanzitutto gli infortuni (comunque presenti) hanno influito meno sul rendimento della squadra poiché la rosa lunga si è dimostrata all’altezza della categoria in tutti i suoi effettivi: non importa chi giochi perché chiunque sa rendere allo stesso livello dei compagni.

E, per concludere, l’aspetto più importante è proprio legato al “Franco Ossola”: a differenza dello scorso sciagurato anno, i tifosi hanno cominciato ad animare le tribune dello stadio incitando costantemente i biancorossi per tutti i 90’ di gioco. Avere la spinta del pubblico in ogni momento rappresenta uno stimolo imprescindibile per i calciatori e anche nei momenti negativi (vedi la reazione dopo il pareggio contro l’Asti) la tifoseria si conferma davvero essere il dodicesimo uomo in campo.

In generale il Varese si sta quindi dimostrando più squadra dello scorso anno e tutti questi aspetti positivi (presenti comunque anche in trasferta) dovranno confluire nella seconda parte della stagione per continuare a sognare. Per il momento, comunque, bisogna solo pensare a chiudere il 2021 tornando da Saluzzo con i tre punti per poi godersi le meritate vacanze. Il Città di Varese ha dimostrato di poter sconfiggere chiunque e, con queste premesse, i margini per disputare un 2022 da protagonista ci sono tutti: saranno proprio i biancorossi a doverlo confermare.

Matteo Carraro

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