Spettacolo al Sette Colli di Roma. Nella prima giornata i nostri atleti varesotti brillano come non mai: Nicolò Martinenghi e Arianna Castiglioni siglano entrambi i nuovi record italiani nei 100 rana maschili e femminili.
Nicolò Martinenghi chiude la sua gara con un fantastico 58”29 davanti all’olandese Arno Kamminga e a Federico Poggio. Secondo a metà gara (27”67), “Tete” confeziona un controsorpasso fantastico e il suo crono finale è il quarto stagionale al mondo dopo Adam Peaty, Arno Kamminga e Micheal Andrew. Spazza via, dunque, il precedente primato italiano (58”37) siglato proprio da lui agli Assoluti Primaverili di Riccione di aprile. A poco meno di un mese dalle Olimpiadi, alle quali è già qualificato da dicembre 2019, Martinenghi dà una grandissima prova di forza.
Volevo dare un segnale forte dall’Italia e da questa piscina al mondo e al nuoto che stanno ripartendo – spiega -. Ci tenevo a farlo proprio al Sette Colli. E’ un piccolo regalo che faccio al pubblico. Stavo bene in acqua, ho fatto una gara diversa dal solito: passaggio non troppo forte e ritorno progressivo. Mi sono divertito tanto e sono contento per questo”.
Il secondo pass olimpico dei 100 rana maschili è ancora in bilico: il miglior italiano è Poggio (59”39), mentre il toscano Alessandro Pinzuti che si allena con Martinenghi si ferma oggi a 1’00”29, ma si è espresso meglio agli Europei di Budapest di maggio (59”20). Ora toccherà al ct Butini scegliere chi portare ai Giochi.

Pochi minuti dopo Martinenghi, anche Arianna Castiglioni dà spettacolo nei 100 rana femminili. La bustocca ferma il cronometro in 1’05”67 ed è davanti a Benedetta Pilato (1’05”84) e Martina Carraro (1’06”08), le due qualificate per i 100 rana alle Olimpiadi. Castiglioni, dunque, pur essendo la nuova record-woman azzurra nella distanza con il quarto tempo stagionale mondiale alle spalle delle statunitensi Lilly King, Lydia Jacoby e Annie Lazor, non sarà al via della sua gara ai Giochi ma deve sperare in una chiamata da Butini per le staffette. Se non dovesse arrivare sarebbe un vero peccato. “Per la staffetta non spetta a me la decisione – commenta -. Volevo fare il mio migliore per dimostrare che ho lavorato bene in questi mesi. Il tempo è stato ancora meglio di quanto sperassi”.

Quanto agli altri, Silvia Scalia è sesta nei 50 dorso (28”30), Matteo Rivolta è settimo nei 100 farfalla (51”93) e probabilmente non è sufficiente per andare alle Olimpiadi, Andrea Vergani è nono nei 50 stile (22”43), mentre tra i giovani sono ottimi i riscontri soprattutto di Giorgia Lutri del Team Insubrika nei 50 farfalla (27”88 che vale la sua seconda migliore prestazione di sempre) e di Mattia Morello (DDS) che fa il suo personale nei 100 dorso (56″88).

Laura Paganini

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