Con il ritorno di Ezio Rossi a Varese ricomincia a tutti gli effetti la seconda era del Città di Varese in Serie D, “l’anno uno”, come sottolineato dallo stesso mister, che dovrà portare i biancorossi a disputare ben altro campionato rispetto a quello dell’anno scorso.

Detto delle novità a livello di staff, mister Rossi comincia proprio da qui, ringraziando chi l’ha accompagnato nella scorsa travagliata annata: “Ringrazio tutti i collaboratori che sono stati fondamentali nel tenere unito il gruppo e portare a casa la stagione; purtroppo nella vita si devono fare delle scelte tecniche e abbiamo ritenuto necessario cambiare. Paolo Bezzi e Paolo Bertoletti sono due profili di altissimo livello (oggi presente solo Bezzi, ndr), con tanta esperienza e voglia di fare, che vedono nel Varese una grande opportunità professionale: ho sempre detto che chi viene qui deve pensare di arrivare al Real Madrid e, nel loro caso, posso garantire che è così”.

La parola passa poi proprio a Bezzi: “Sono in contatto con i ragazzi già da un mesetto e li ho sentiti con tanta voglia di ricominciare: mi hanno fatto una bella impressione e sono sicuro che si presenteranno lunedì prossimo in piena forma. Chi mi ha voluto qui? I primi contatti li ho avuti con la società, poi ho conosciuto il mister e ci siamo subito trovati in sintonia. Per me essere qui a Varese è un grandissimo onore e sono felice di far parte di questa realtà”.  

Inevitabilmente, poi, l’attenzione si sposta nuovamente sul mister che commenta il mercato biancorosso: “Sono soddisfatto della rosa costruita anche se mancano dei tasselli da definire soprattutto per quel che riguarda gli under: abbiamo creato un gruppo da battaglia confermando i giocatori con le caratteristiche migliori e prendendo i profili più adatti alle nostre esigenze. Non so dove arriveremo ma il Varese dell’anno prossimo sarà una squadra dura da battere”.

Sulle ambizioni in campionato il tecnico torinese non si sbilancia: “L’anno scorso 15 squadre sono finite davanti a noi, il che significa che abbiamo almeno una quindicina di squadre che ci partono davanti. Per capire il nostro livello bisognerà aspettare una decina di giornate, dopodiché potremo cominciare a ragionare seriamente sulla stagione che vogliamo fare. Al momento, comunque, quelle che avevano finito tra la seconda e la sesta posizione hanno qualcosina in più”.

Il focus del mercato è stato concentrato soprattutto sul reparto offensivo: se l’anno scorso mancava l’uomo d’area quest’anno, potenzialmente, ce ne sono tre (Cappai, Di Renzo, Ebagua, ndr). “Due giocheranno – taglia corto Rossi – l’altro dovrà decidere cosa fare della sua vita. Con Ebagua sono sempre stato chiaro: se sarà quello dell’anno scorso difficilmente vedrà il campo, anche perché dovrà guadagnarsi il posto contro due che magari sono meno famosi ma, negli ultimi anni, si sono dimostrati più incisivi. Parliamo di giocatori con specifiche caratteristiche per i quali, di conseguenza, abbiamo dovuto rinunciare ad altri che magari l’hanno presa male; sono decisioni fatte a malincuore ma che vanno accettate. In ogni caso l’arrivo di Cappai e Di Renzo mi offre parecchie alternative tattiche e da settimana prossima comincerò a lavorare per avere un Varese camaleontico”.

Anche da questo punto di vista è evidente la mano dell’allenatore nella gestione del mercato, perché sono arrivati a Varese giocatori esperti e, soprattutto, duttili. “Malgrado il nome – continua Rossi – tutti sono consapevoli che dovranno conquistarsi il posto e mettersi in testa che, a seconda del modulo, qualcuno potrebbe star fuori di tanto in tanto. In questi giorni concluderemo con un paio di 2003, il cui livello è un punto interrogativo dato che tutti questi ragazzi arrivano da due anni di fermo, e anche loro saranno funzionali a diverse soluzioni tattiche”.

Le nuove soluzioni tattiche cominceranno ad essere messe in pratica da lunedì 9 agosto, quando i biancorossi si ritroveranno ad Albizzate per cominciare la preparazione: “Iniziamo più tardi rispetto agli altri – spiega Rossi – ma confidiamo di svolgere un’eccellente preparazione in vista di settembre. Avrò un gruppo importante di quasi una trentina di elementi se consideriamo i giocatori in prova; insieme a loro ci sarà anche Repossi perché l’anno scorso non l’abbiamo mai avuto e vogliamo valutarlo perché la nostra intenzione è di tenerlo”.

Per concludere Rossi promette: “Darò tutto me stesso per migliorarmi e migliorare la squadra, lo dobbiamo ai tifosi. Spero di avere un clima diverso con lo stadio pieno per invertire il trend negativo dello scorso campionato e, soprattutto, mi auguro di non avere tutti quegli infortuni. Nella mia carriera, comunque, ho sempre vinto dicendo che i favoriti erano altri e non cambio la mia filosofia: vogliamo arrivare nella parte destra della classifica, ma non è certo il Varese ad avere l’obbligo di vincere il campionato”.

Matteo Carraro

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