Il volto di mister Rossi al termine del match è cupo, e alla luce dello 0-0 di Saluzzo non potrebbe essere altrimenti: “Siamo delusi – esordisce il tecnico biancorosso – perché volevamo vincere e non ci siamo riusciti“.

Le previsioni della vigilia sull’andamento del match si sono concretizzate: sfida bloccata e davvero brutta da vedere (nel finale ci ha pensato la nebbia a non far vedere nulla). “Sapevamo a cosa andavamo incontro – continua Rossi – perché per chi si deve salvare questa partite rappresentano un’occasione importante per risollevarsi. Le occasioni le abbiamo avute, e se nel primo tempo ci avessero dato il rigore su Di Renzo sarebbe stato meglio, ma è mancato qualcosa per concretizzare“.

Lo 0-0 odierno ricalca quello di Vado nel risultato (non nella prestazione, dato che in Liguria c’erano state molte più occasioni da rete), e anche in questo caso Rossi elogia lo spirito dei suoi: “Abbiamo cercato di vincere in tutti i modi e nella ripresa abbiamo giocato ad una porta sola. Oltre al palo di Tosi c’è stata una clamorosa occasione di Pastore nel finale che mi è stata raccontata, dato che nemmeno io sono riuscito a vederla in mezzo alla nebbia. Gli episodi li abbiamo avuti e la squadra ha cercato di vincere fino alla fine. Peccato“.

Che sia mancato qualcosa è fuori dubbio, e questo è stato reso manifesto soprattutto da un primo tempo in cui le occasioni da gol si sono contate sulla punta delle dita. “Potevamo e dovevamo fare meglio – ammette Rossi -. Non siamo riusciti a saltare l’uomo e il giro palla è stato davvero macchinoso, così come le verticalizzazioni forzate. Siamo dispiaciuti perché ci abbiamo messo anima e cuore; questo risultato ci lascia davvero delusi“.

A festeggiare, alla luce degli altri risultati, è solo il Novara (4-2 sul Chieri) che aumenta sempre più il suo vantaggio portandosi a +10 sul Chieri e a +11 proprio sul Varese. “Continuano a vincere – commenta Rossi – e c’è poco da fare. Noi non molleremo mai, ma se le vinceranno tutte bisognerà solo fargli i complimenti. Adesso digeriamo questa delusione e smaltiamo la rabbia per ripartire alla grande con il 2022“.

Matteo Carraro

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