Il Città di Varese non va oltre il 2-2 contro il Borgosesia e, per come si era messa la gara, il punto potrebbe andar bene… se non ti chiami Varese. Un primo tempo troppo brutto per essere vero, ma mister Rossi non vuole sentir dire che la sua squadra ha sottovalutato il match.

Abbiamo preso dei gol da polli – comincia subito – prendendo dei gol perché, magari al contrario di altre volte, abbiamo voluto giocare troppo. Sul primo gol D’Orazio mi ha detto di aver subìto fallo, io giudicherò quando rivedrò la partita, ma è chiaro che andare sotto dopo pochi minuti ci ha destabilizzato e favorito il loro modo di giocare. Di sicuro non l’abbiamo presa sottogamba“.

Il Borgosesia visto quest’oggi, infatti, è stato forse più “difensivista” del solito e il Varese ha avuto parecchie difficoltà nei primi 45′ a scardinare la retroguardia avversaria. Al contrario, gli errori in impostazione hanno aiutato proprio il Borgosesia a trovare subito il raddoppio e sfiorare il tris.

“Abbiamo commesso due o tre errori in uscita che ci hanno penalizzato – continua Rossi – e sul secondo gol c’è stato un clamoroso errore collettivo. Nel primo tempo siamo stati troppo lenti e macchinosi; nella ripresa abbiamo alzato la qualità tecnica e il gioco si è sviluppato solo nella loro metà campo. Peccato perché anche sotto di due gol ci siamo dimostrati superiori sul piano del gioco e nel finale abbiamo sbagliato non so quante occasioni. Sono e dobbiamo essere arrabbiati“.

La sensazione, dall’esterno, è che al Varese sia mancata un po’ di aggressività nell’approccio alla partita ma, anche in questo caso, Rossi non concorda appieno: “Non è questione di aggressività: ci è mancata la velocità di gioco perché abbiamo sofferto solo le loro accelerazioni su nostri errori in mezzo al campo. Trovandoci sbilanciati, per voler giocare sempre nella loro metà campo, ci siamo fatti sorprendere dietro rischiando in qualche occasione. Nella ripresa abbiamo pareggiato e superato le loro occasioni da rete e resta solo il rammarico… il bicchiere è mezzo vuoto“.

Dopo Gozzano mister Rossi aveva detto di voler provare ad impostare a quattro e oggi la squadra ha tentato di esaudire questa richiesta. Il problema è che, accentrando Premoli, i biancorossi si sono trovati troppo sbilanciati sulla sinistra e il Borgosesia ha sfondato sempre da quel lato. Su questo aspetto, invece, Rossi concorda parzialmente: “Credo che a livello di concetti le idee si siano viste; il problema è che sbagliando l’esecuzione abbiamo sofferto la loro velocità“.

Per un Rossi che vede un bicchiere mezzo vuoto, Manuel Lunardon (nella foto a destra) può vederlo mezzo pieno perché, nonostante non sia arrivata la vittoria, il suo Borgosesia ha già fermato Novara e Varese. “Peccato per il 2-2 – comincia il tecnico granata – perché potevamo chiuderla con il 3-0 e stroncare sul nascere le speranze di recupero di una squadra forte e ambiziosa come il Varese. Nel complesso abbiamo disputato una bella partita, anche se nella ripresa ci siamo abbassati un po’ troppo; anche questo, comunque, credo abbia dimostrato la nostra voglia di portare a casa un risultato positivo contro una squadra attrezzata per vincere il campionato“.

Se, dall’esterno, il Varese è sembrato approcciare il match con poca aggressività, di garra nel Borgosesia se n’è vista eccome. “I ragazzi sono stati straordinari – conferma Lunardon – perché sono scesi in campo con un bellissimo atteggiamento e hanno dimostrato di tenere alla maglia. Si meritavano la vittoria per il cuore che ci hanno messo. Quali sono i margini di crescita? Questo gruppo ha un potenziale infinito, tanto cuore e tanta voglia di sacrificarsi che, alla lunga farà la differenza. Siamo giovani, abbiamo voglia di fare e di dimostrare; le vittorie arriveranno“.

Matteo Carraro

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