Al “Franco Ossola” arriva la capolista Chieri e il Città di Varese non vuole fallire l’appuntamento contro, forse a sorpresa, la prima della classe dopo cinque giornate. La sfida per i biancorossi comincia però già in salita perché, al netto delle solite defezioni dei lungodegenti Cappai, Gazo, Marcaletti e Trombini, non ci sarà nemmeno mister Rossi in panchina fermato dal Giudice Sportivo per due giornate a causa di un post partita “troppo focoso” in quel di Borgosesia.

“Francamente non condivido le motivazioni scritte dall’arbitro – spiega Rossi – e credo che i direttori di gara debbano aprirsi di più al dialogo. In ogni caso non facciamone un dramma; Neto andrà in panchina e io seguirò la partita dalla tribuna, sperando di non dover urlare troppo…“. Per esaudire la richiesta del tecnico torinese il Varese dovrà dare tutto contro la squadra di un vecchio amico di Rossi, Marco Didu, e il tecnico biancorosso lo sa bene: “Affrontiamo la capolista e quindi già di per sé è un test che vale di più in caso di risultato positivo. Io comunque valuto la sfida di domani allo stesso modo delle prossime due contro Imperia e Asti; non faccio differenze sull’approccio”.

Approccio che dovrà essere diverso da quello di Borgosesia, anche se Rossi puntualizza: “In realtà, dopo aver rivisto la partita, posso dire che siamo partiti bene ma abbiamo preso un gol stupido su calcio piazzato e da lì abbiamo commesso una serie di errori tecnici che hanno permesso al Borgosesia di raddoppiare e sfiorare il tris. Non è questione di approccio, ma di situazioni sbagliate per lentezza di pensiero e difficoltà nel capire quando verticalizzare o quando fare un passaggio in più”.

In ogni caso nella ripresa si è vista l’identità del Varese ed è proprio dai secondi 45′ che Rossi deve ripartire: “Bisogna migliorare dietro ed evitare le amnesie individuali che ci sono state fin qui, riuscendo a permettersi il “lusso” di sbagliare, com’è normale che sia, solo quando non vieni punito. Bollettino medico? Si è fermato Tosi a causa di una botta al piede che gli ha fatto leggermente girare la caviglia e conto di recuperarlo per domenica prossima; Cappai sta cominciando a intensificare i ritmi, ma ci vuole ancora tempo”.

Sugli undici titolari, Rossi dà solo un indizio: “Farò tre cambi rispetto alla formazione di domenica scorsa“. Per cui divertiamoci: il pacchetto difensivo dovrebbe essere confermato con Priori tra i pali protetto da Mapelli, Monticone e Parpinel a caccia del primo clean sheet stagionale. Senza Tosi sull’out dovrebbe tornare titolare Foschiani con Premoli a destra; in mezzo potrebbe esserci spazio dal primo minuto per uno tra Disabato e Piraccini (neo papà del piccolo Pietro partorito ieri da mamma Isabella) per far rifiatare o D’Orazio o Cantatore. Davanti solito ballottaggio a quattro con Mamah, Di Renzo (che dovrebbe esser certo del posto da titolare contro la sua ex squadra), Minaj e Pastore, ma non è da escludere che l’eventuale presenza di Disabato o Piraccini (spostati più avanti sulla trequarti) liberi solo due posti davanti.

Detto questo, il segreto per battere il Chieri? “Sono attaccabili – commenta Rossi – e nonostante le ottimi individualità che hanno, abbiamo individuato alcuni punti deboli. Se sono lassù significa che se lo meritano e che sono pericolosi; dovremo essere bravi a metterli in difficoltà e punirli al momento giusto. Sarà in ogni caso una partita equilibrata, che riflette il grande equilibrio del girone”.

Matteo Carraro

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