Davide Rosignoli è uno di quegli esempi da seguire nel mondo del basket. Una carriera solida ad alto livello con tanti anni fra A2 e B di alto livello con varie promozioni in saccoccia, poi la scelta di avvicinarsi a casa un po’ per quel fisico che dava avvisaglie, un pò per quell’idea che gli balenava in testa di aprire un’attività tutta sua. E’ così che nella scorsa estate “Rouge” ha detto basta al basket, ma con un lavoro già solido e avviato: “L’ho annunciato via social cercando di essere breve, ma le motivazioni che mi hanno spinto a lasciare il parquet sono sostanzialmente due. Una di tipo fisico coi problemi al ginocchio che ormai erano cronici e mi rendevano difficile tenere i ritmi: lo stop imposto dal Covid mi ha fatto impiegare molto più tempo a tornare in forma. L’altro era che la pallacanestro non mi dava più soddisfazioni: coi problemi fisici non riuscivo più a fare la differenza in C Gold e pensavo sempre più alla mia attività fuori dal basket”.

Insomma, pare di capire che la scelta sia stata ovvia.
“Assolutamente. Se avete letto il libro sulla storia di Andrè Agassi, io sto vivendo la sua stessa fase. Se prendo la palla in mano mi arreca fastidio, non ne ho propria voglia. Però, non disdegno di guardarmi una partita di Eurolega o andare a vedere i miei ex compagni tanto che sono rimasto come sponsor a Gazzada. Ora l’adrenalina la trovo tutta nel mio progetto imprenditoriale: vorrei riuscire a lasciare un segno nel mondo del fitness”.

Un progetto che nasce qualche anno quando Davide, allora a Firenze, decide di tornare a Varese sponda Robur, la sua alma mater, per iniziare a coltivare un progetto chiamato For Me Fitness Club.
“Fortunatamente sono stato bravo a gestire le mie entrate e con i soldi guadagnati sul parquet ho deciso di investire su me stesso e aprire un’attività. Ho scelto un locale in via Cortina d’Ampezzo a Varese per aprire un centro fitness personalizzato dove seguire il cliente con personal training e con l’utilizzo del vacuit di cui sono anche rivenditore. Queste macchine permettono a tutti di allenarsi, dai 15 ai 70 anni e mi permettono anche di instaurare un legame più intenso con i clienti. Penso di aver fatto un buon lavoro in questi tre anni e mezzo e il fatto che su Google siamo ritenuti i numeri uno come personal trainer in Varese sia una bella soddisfazione”.

Poi, mi è parso di vedere qualcosa di nuovo sui social, giusto?
“sì, ho deciso di investire ancora e mettere una Cryosauna come upgrade del centro fitness. Siamo gli unici ad averlo in Varese e provincia. E’ una macchina utile per terapie sia di recupero da infortuni, sia per infiammazioni che provocano dolori. Può essere usata anche dopo o prima di un allenamento intenso, per migliorare il proprio fisico, per il dimagrimento o anche semplicemente solo per benessere personale dato che i benefici della Cryosauna sono molteplici”.

Illustraci un po’ come funziona.
“In sostanza è come se fosse un megafrigo dove ci si immerge dal collo in giù e il raffreddamento avviene con azoto liquido a una temperatura variabile fra i -120 e -180 gradi per circa 3′. Si entra in costume e si fa il trattamento. E’ molto usata a livello sportivo tanto che fra i primi ad averla usata ci sono Anthony Beane della Openjobmetis e Camilla Mingardi della UYBA di Busto Arsizio. E’ tutto frutto della collaborazione con il mio amico Nello Lorenzetti che mi ha fatto conoscere queste macchine per il fitness di cui lui è distributore nazionale. Ora il mio prossimo progetto è quello di creare un franchising con il marchio For Me Fitness”.
E se il buon Davide è riuscito ad investire nella sua attività con questo nuovo macchinario nonostante il Covid che ha portato solo danni e portato molti a chiudere attività, siamo certi che il futuro gli riserverà solo il meglio. In bocca al lupo!

Matteo Gallo

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