Il secondo derby della “A8 Conference” riserva ancora dolori atroci per la Robur et Fides che a San Giorgio gioca la classica “non partita” e perde nettamente 67-46.
Mai in campo i roburini, in affanni fin dai primi possessi contro una LTC affamata di punti e di riscatto dopo un paio di trasferte amarissime. L’intensità a tutto campo profusa dagli arancioblu manda subito in tilt i roburini che, sul primo allungo LTC, spariscono letteralmente dal campo, incapaci di abbozzare la benchè minima reazione sui due lati del campo. Soverchiati a rimbalzo (50-32) e sul piano dell’aggressività i varesini mettono in scena un primo tempo poverissimo di contenuti che, di fatto, equivale ad una sentenza della Cassazione pro-Sangiorgese. Del resto, rimettere in piedi una gara quando giri la boa dei primi venti minuti con solo 15 punti a referto non è difficile: è praticamente impossibile. E, non a caso, il secondo tempo si sviluppa con un copione già “nasato”: Sangio padrona che chiude a braccia alzate con chilometri di vantaggio.

La Sangio padrona di casa comincia con Bargnesi, Voltolini, Angelucci, Alessandrini, Toso; Varese va con Librizzi, Maruca, Virginio, Pilotti, Spatti. Il canestro che apre una gara ricca già di molti errori è la tripla di Alessandrini: 3-0 al 2°. Il primo “strappetto” al match – 13-4 al 7° – è della Sangiorgese che svetta a rimbalzo offensivo e chiudendo bene gli spazi in difesa allunga contro una Robur semplicemente spaventosa in attacco: mai canestro e, peggio, pochissimi tiri veramente “aperti”. Il 18-6 alla fine del primo quarto, con Voltolini a quota 7, è quindi solo la giusta rappresentazione del, fin qui parziale, dominio dei sangiorgini.
Sui colpi di Turini e Bargnesi la Robur scivola anche a -15 (23-8 al 14°) e continua con il suo basket sconclusionato ricco di palle perse e di erroracci nelle rare occasioni in cui riesce a costruire un tiro. Alla Sangio basta un flash di Bargnesi – 6 punti di fila – per restare avanti bene e chiudere il primo tempo con un meritato vantaggio: 33-15 contro una Robur che va all’intervallo con un orribile 4/26 dal campo e, udite udite, una valutazione – 46 a 0 (zero) che racconta tutto il “male” varesino.

La Robur nella ripresa, se possibile, riparte addirittura peggio subendo un altro break (10-3) che la fa precipitare a -25: 43-18 al 23°, ma la gara ha preso, in maniera nettissima, la “direzione-Sangio” complice una Robur acefala in cui ormai sono saltati tutti i punti di riferimento. Le guardie varesine combinano infatti un disastro via l’altro con Librizzi che continua a spingere in modo forsennato ma, ahilui, sterile (0/7 alla fine del terzo periodo), mentre Maruca (1/9) si prende tiri totalmente tiri fuori ritmo dettati solo dalla frustrazione. Così alla fine del terzo quarto sul 56-28, non essendo previsto un pietoso lancio della “spugna” aspetti solo la fine della partita che, dopo il -30 (56-26) arriva non prima di aver visto sul parquet il gruppo dei giovanissimi della Sangio con Cassinerio, Baggi, classe 2003, Fragonara e Codato, classe 2004 suk parquet a mettere insieme minuti di preziosa esperienza: 67- 46 sulla sirena conclusiva.    

I commenti post partita

Stringatissimo e conciso, e non poteva essere diversamente, il commento post-Sangiorgese rilasciato da Gabriele Donati, coach Robur et Fides: “Una gara nata male e finita peggio sulla quale c’è ben poco da dire – osserva Donati -. Del resto, non puoi aspettarti di meglio quando chiudi una partita con percentuali al tiro, 15/57 dal campo, assolutamente insufficienti, con un pesante gap a rimbalzo (-18) e con ben poco di buono in termine di produzione tecnica. Contro la loro intensità difensiva e aggressività a tutto campo abbiamo sofferto tantissimo perdendo subito il filo del gioco in attacco. Però, oltre a fare malissimo in attacco, contro la Sangiorgese abbiamo mostrato anche la corda anche in difesa producendo numerose giocate all’insegna della pigrizia mentale e fisica. Insomma: una gara pessima nella quale, è la verità, non ci siamo mai stati”.

Ad un certo punto siete sembrati in preda allo sbando totale: condividi questa analisi?
“Analisi che sottoscrivo al 100% – conferma il tecnico gialloblu -. Al centro del campo, in fase di costruzione di gioco e lettura dei ritmi, abbiamo pagato la giornata nerissima di Librizzi uscito sconfitto in modo nettissimo dal confronto con Bargnesi. Tuttavia bisogna ricordare a tutti che Matteo, classe 2002, è alla prima esperienza in questa categoria, mentre il play Sangio ha alle spalle già tre campionati da protagonista. Una differenza che, nella circostanza, spiega tantissimo circa l’andamento del match. L’importante è tornare in palestra subito carichi e “resettati” perchè mercoledì sera, al Campus, ci aspetta una partita durissima contro Alba, formazione d’alta classifica, formata da tanti giocatori esperti”.   

LTC Sangiorgese – Coelsanus Varese 67-46 (33-15)
LTC: Melchiorri, Baggi 2, Angelucci 10, Dushi 3, Cassinerio, Alessandrini 17, Voltolini 14, Bargnesi 11, Fragonara 2, Codato Turini 2, Toso 6. Allenatore: Roncari
COELSANUS: Librizzi 12, Virginio 2, Sorrentino ne, Allegretti 5, Macchi ne, Maruca 3, Pilotti 5, Spatti 7, Somaschini 2,  Trentini 8, Gaye 2, Dal Ben ne. Allenatore: Donati. 

Massimo Turconi

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