Si è aperta ufficialmente ieri pomeriggio la stagione della Busto Nuoto Sincronizzato, con le draghette che sono scese in vasca per il primo allenamento stagionale alla ripresa dopo le vacanze estive. La prima fase di preparazione prevederà due settimane di prova per diverse atlete che si sono presentate vogliose di entrare a far parte di una squadra che lo scorso anno, nel settore agonistico, ha ottenuto ottimi risultati.

Un primo periodo quindi di valutazioni per lo staff tecnico e l’allenatrice Stefania Speroni, che intanto vede il gruppo dello scorso anno ovviamente riconfermato in toto e pronto a cercare di ripetere le imprese dei mesi passati, in cui il nome della Busto Nuoto Sincronizzato è salito sul podio più alto di tante classifiche di specialità.
Una mission non semplice, ma che poggia molto sull’esperienza, la capacità e la bravura dell’allenatrice di ritorno da Tokyo, dov’è stata consulente del duo britannico, in un’esperienza che le ha portato consapevolezza, nuove conoscenze e soprattutto tantissimo entusiasmo e voglia di fare in questa nuova annata che significa anche ritorno a casa per Busto che, dopo il girovagare dello scorso anno con gli allenamenti che venivano fatti a Parabiago, vede riaprirsi le porte della piscina Manara.

Tutti i presupposti giusti per vivere una nuova annata di successi, che proprio l’allenatrice Speroni, commenta così nel primo giorno di preparazione dell’agonistica. Primo giorno di scuola oggi, come si riparte?
“Si riparte bene devo dire. Settimana scorsa abbiamo fatto le prove per le bambine nuove e non ero molto fiduciosa. Dopo due anni di covid-19 non sai mai quale può essere la risposta. Invece è andato tutto molto bene, sono venute a provare tantissime atlete ed adesso si parte. Ci saranno due settimane di prova per poi confermare di iscriversi al corso ma il fatto che i numeri siano così alti ci lascia soddisfatti. Il gruppo agonistico ovviamente è riconfermato in toto rispetto alla scorsa stagione, con la domanda che ci facevano tutti se saremmo tornati in Manara o meno, visto che i costi per sostenere un’annata a Parabiago di allenamenti non sono stati indifferenti. Abbiamo assicurato loro che saremmo tornati in piscina a Busto e siamo qua. Anche nel gruppo Propaganda hanno confermato quasi tutte e alle prove sono venute in un buon numero. Quindi in generale dico bene, siamo ripartiti a casa e speriamo di rimanerci tutto l’anno”.

Com’è tornare a casa dopo un anno passato in trasferta a Parabiago si può dire?
“Tornare a casa è sempre bello. L’impianto qui è bellissimo, c’è la possibilità di avere lo spazio che richiediamo e che ci permette di allenarci al meglio. Dobbiamo solo dire grazie a Parabiago perché ci ha permesso di allenarci lo scorso anno e di fare la stagione che abbiamo fatto. E’ chiaro che però la struttura lì è diversa, l’impianto è un po’ più piccolo, la piscina è più bassa, per cui tornare a casa vuol dire avere anche qualche comfort in più che speriamo di mantenere fino alla fine dell’anno”.

Quali sono le prospettive per questa nuova stagione, dopo che l’anno scorso vi siete consacrate come una delle migliori realtà in circolazione in Italia, alzando l’asticella delle aspettative?
“Speriamo di riconfermarci sui livelli dell’anno passato, però prima di fare previsioni attendiamo il regolamento. Senza quello non possiamo capire come sarà strutturata la stagione, chi farà le gare o meno, perché l’anno scorso ad esempio chi faceva parte della Nazionale che poi è volata a Tokyo non ha partecipato ai Campionati Italiani e questo cambia di molto quello che succede poi in gara. Senza un regolamento in mano quindi è ancora presto per fare previsioni, ma sicuramente cercheremo di fare bene”.

Alessandro Burin

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