busto arsizio pro patria vs fiorenzuola prina

Ultras alla vigilia. Premessa che nella grammatica curvaiola si giustifica solo con due possibili motivazioni: storica rivalità o momento catartico. Con il Renate alle porte (domani ore 14.30, stadio “Città di Meda”), la risposta corretta è chiaramente la seconda. Con la presenza dei tifosi all’ultimo allenamento che spiega la necessità di fare quadrato. La Pro Patria è prossima ad una svolta. Sicuramente societaria. Forse (auspicio) anche nel rendimento in campo.            

L’avessi saputo Prina. Neanche a dirlo, l’ostacolo nerazzurro è per Luca Prina di qualità assoluta: “Avversario di altissimo livello con un giocatore come Galuppini che si sta elevando nei numeri offensivi. Numeri davvero fuori scala. Arriviamo da una sconfitta che deve essere da stimolo per dimostrare che è stata veramente dovuta ad un episodio. Risultato sanguinoso. Domani ci sarà un coefficiente di difficoltà altissimo in un campionato di grande equilibrio. Ho l’impressione che ce lo porteremo avanti per tutto l’anno. Abbiamo un feroce desiderio di portare a casa il risultato. Ma con equilibrio. Le vicende societarie? Siamo concentrati sulla partita. Il resto non è di nostra competenza”.                         

Allineati e coperti. Once de gala. Per quanto attualmente disponibile. La formazione provata in mattinata è il canonico 3-5-2 con Caprile in porta; Molinari, Boffelli e Saporetti in difesa; Pierozzi, Fietta, Bertoni, Nicco e Pizzul in mediana; Parker e Castelli davanti. Sempre fuori Lombardoni e Piu, nelle prescrizioni tecniche del Biellese 2 è tornato il finale del match con il Fiorenzuola. Epilogo comprensibilmente non ancora metabolizzato.            

Senza te o con te. Domani saranno 34 anni senza Andrea Cecotti, scomparso a Treviso il 14 novembre 2021 dopo 5 giorni di coma seguiti alla “trombosi carotidea alla gamba sinistra con un embolo al cervello” occorsa domenica 8 nella prima mezz’ora della sfida di Serie C2 tra la sua Pro Patria e il Treviso. Morì a 25 anni (di fatto) con la maglia biancoblu indosso solcando una cicatrice profonda e mai completamente rimarginata nella memoria collettiva del tifo tigrotto. La sua memoria si perpetua attraverso uno striscione esposto allo “Speroni” e per mezzo di un tributo che ogni anno il capitano della squadra riserva nei giorni immediatamente prossimi alla ricorrenza. Una preghiera laica necessaria a preservarne il sacrificio.             

Giovanni Castiglioni  

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