Giorni caldi in casa Città di Varese. Dopo gli annunci di venerdì scorso che avevano ufficialmente dato il via al mercato biancorosso, la commissione tecnica sta lavorando senza sosta per completare l’organico che nei primi giorni di agosto si riunirà ad Albizzate.

Sono tanti i discorsi in ballo, ma è inevitabile che al momento ci siano delle “complicazioni” relative alle firme dato che molti calciatori sono ancora in vacanza e, giocoforza, non può arrivare l’ufficialità nero su bianco. È ciò che, ad esempio, sta succedendo con Francesco Gazo (inamovibile e assolutamente riconfermato) e con altri futuri nuovi biancorossi. Nel frattempo, comunque, delle firme sono arrivate a cominciare da quella attesa di Marco Pastore, duttile centrocampista offensivo classe ’99 proveniente dall’Arconatese. Spazio poi alle riconferme under: Parpinel (’01), Marcaletti (’02), Minaj (’01) e Aiolfi (’03) continueranno a far parte del Città di Varese. Nicastri, invece, si è spostato per qualche chilometro restando in provincia di Varese e sposando il progetto Castellanzese. Fronte addii va registrato anche quello dolorosissimo di Gabriele Quitadamo: il jolly difensivo classe ’94 non ha trovato l’accordo sull’ingaggio e si è accasato a Bra, società per cui aveva già giocato qualche mese tra il 2018 e il 2019.

La squadra comincia a prendere forma e un’accelerata sul mercato arriverà nel momento in cui sia mister Rossi sia i giocatori finiranno le rispettive ferie. In ogni caso, questi primi giorni di mercato hanno dimostrato che se si vogliono conseguire determinati obiettivi qualche “follia” va fatta. Chiariamo questo punto. L’obiettivo del Varese è quello di costruire una squadra competitiva senza sperperare le risorse economiche in ingaggi faraonici; comprensibile ma, da un certo punto di vista, anche limitativo perché inevitabilmente i calciatori sono più propensi ad accasarsi dove tutte le loro richieste vengono esaudite. Non va nemmeno tralasciato il discorso Serie C dato che una chiamata dal professionismo (vedi Merkaj) risulta più appetibile rispetto al restare in Serie D e, per convincere un giocatore, è necessario aprire i rubinetti.

Alla luce di ciò, dunque, il Varese sa di dover alzare l’asticella (come in parte già fatto per Mattia Monticone) almeno per quanto riguarda il ruolo tanto caro a mister Rossi: la punta. In questi giorni sono tanti i nomi di attaccanti che si stanno inseguendo e tutti sono di altissimo profilo: da Riccardo Capogna (classe ’88) all’ex Pro Patria Roberto Cappai (’89), senza dimenticare Diego Allegretti (’92) capace di mettere a referto 25 gol con il Gozzano, la certezza è che i biancorossi non vogliono sbagliare il colpo, o i colpi, davanti.

Non c’è però fretta (anche se ogni situazione dovrà essere monitorata attentamente per evitare sorprese poco gradite) perché da qui all’inizio del ritiro ci sono ancora tanti giorni di lavoro che serviranno per valutare ogni singola operazione. Il mercato, anomalo, dell’estate scorsa ha insegnato al Varese che la fretta è una pessima alleata, ragion per cui la commissione tecnica si vuole prendere tutto il tempo necessario in modo da sbagliare il meno possibile.

Anche per questo motivo mister Rossi vorrebbe giocatori con cui ha già avuto a che fare, ma il tecnico torinese è ben propenso ad abbracciare “new entry” dal pedigree importante. Funzionale, in tal senso, Francesco Cantatore: il centrocampista tuttofare classe ’93 si è ben distinto con la maglia della Lavagnese (tre gol e due assist) e vederlo agire al fianco di Gazo e Disabato sarebbe un piacere per gli occhi.

Il suo arrivo, comunque, non escluderebbe altri colpi in mezzo perché il Varese ha bisogno anche di alternative pronte e affidabili. Discorso che si estende a tutti gli altri reparti includendo anche le quote under, di fondamentale importanza in Serie D, necessarie per dare anche quella freschezza indispensabile per qualsiasi squadra. Avere giovani efficienti, sperando nella consacrazione di Minaj e Aiolfi oltre ai recuperi di Giugno e Marcaletti, permetterebbe al Varese di togliersi gran parte dei problemi visti nella scorsa stagione.

Matteo Carraro

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