Continua il giro per vedere se per i candidati al premio Varese Sport del 2020 quest’anno ha portato con sé delle novità o se ce ne saranno nei prossimi mesi. Passate in rassegna Seconda e Prima Categoria tocca alla Promozione (girone A).

Partiamo con Marco Caccia, giovane attaccante dalle ottime doti calcistiche che si divide tra lo studio e la Vergiatese. “Sinceramente non pensavo ci fosse ancora questa situazione, sai credevo che avrebbero trovato delle soluzioni per quest’anno ma allo stesso tempo è un problema abbastanza importante ed è normale che ci voglia tempo per tornare alla normalità”. Marco prosegue sottolineando l’importanza dei vaccini per permettere di tornare alla quotidianità di una volta: “Bisogna vaccinarsi per avere il 100% della sicurezza e speriamo che così si possa tornare come alle annate precedenti”.

Militando in Eccellenza ha potuto continuare a giocare, a differenza dei campionati minori fermi da ottobre: “Con i protocolli che hanno stipulato ci troviamo bene, abbiamo ripreso a marzo, poi ovvio se c’era qualche caso Covid ci si fermava. Dal punto di vista calcistico siamo stati in movimento e quindi calcisticamente dico sì è stata una buona idea perché così è come se non avessi sprecato un anno, magari dal punto di vista della salute, di contro, si poteva aspettare”.
“È stato bello tornare – commenta così il suo ritorno alla Vergiatese, concretizzatosi con lo scorso mercato estivo – due anni fa ero in prestito e mi ero trovato bene, sono persone disponibili e competenti. Spero di stare e continuare con loro perché mi trovo bene ma dovrò parlare con la società e vedere le possibili alternative”. Obiettivi futuri? “Sicuramente cercare di rimanere in categoria e trovare più spazio e più minuti, perché ho fatto fatica”.

Il secondo candidato era Filippo Teseo, neo papà da qualche settimana che fino a poco tempo fa vestiva la maglia del Gavirate ma la sua avventura con la società rossoblù è arrivata al momento dei saluti: “Il rapporto con il Gavirate è finito consensualmente, in maniera pacifica, non c’era più feeling da entrambe le parti e di comune accordo abbiamo deciso di non andare avanti. Con loro ho fatto 4 stagioni e mi sono sempre trovato bene, tuttora sento il mister e i miei ex compagni”.

Filippo, quindi, è alla ricerca di nuovi pali da difendere e traguardi da raggiungere: “Sto attendendo, la voglia di ripartire è tanta, sto aspettando la collocazione giusta. Penso e spero che a breve arrivi una squadra. Ho voglia di cominciare, indipendentemente dalla categoria, poi venendo da una vittoria del campionato di Promozione e dall’Eccellenza mi piacerebbe trovare una squadra con ambizione di fare un bel campionato e che mi dia gli stimoli giusti per affrontare gli allenamenti e la partita alla domenica. In giro ce ne sono tante di società così, non mi precludo niente. Ricominciare vuol dire trovare entusiasmo, fondamentale per farti ripartire, perché quando sei fermo da tanto non sembra ma è un attimo trovare l’abitudine di tornare dal lavoro e stare sul divano. Sono 25 anni che gioco e stare fermo è una novità per me”.

“Hanno fatto bene ad iniziare in Eccellenza – dice la sua sul campionato, quasi ai titoli di coda – era giusto dare un via, un esempio di come fosse possibile ripartire. È ovvio che nel momento in cui viene ridotto il calendario e togli le retrocessioni viene a mancare la parte strettamente agonistica della competizione ma già il fatto di essere partiti ha dato un bel segnale a tutti. Sicuramente potrebbe capitare qualche caso di positività con il rinvio delle partite ma voglio sperare che la situazione vada nella direzione migliore, mi auguro che non si torni più a fermare lo sport e nel fare restrizioni a tutti noi in generale.
Penso che la prossima stagione sia la ripartenza dello sport in generale”.

Altro finalista targato Gavirate era Federico Caon che ha continuato con loro il percorso nel campionato di Eccellenza.
“Sapevamo che era un periodo difficile e che si poteva ricreare questa sosta ma non pensavo così rigida, dovevamo pensare giorno per giorno, ci allenavamo e vivevamo la giornata”.
Definisce la ripresa dell’Eccellenza come una mano dal cielo ma non è pienamente soddisfatto del suo rendimento: “Senza dubbi potevo fare meglio, mancano poche partite in cui possiamo fare qualcosa di buono. È difficile iniziare, fermarsi e riprendere e questo può incidere sulla prestazione ma non deve essere un alibi, le difficoltà come le abbiamo noi ce le hanno pure gli altri”.

E sul suo futuro non ha tanti dubbi: “Sicuramente qua si sta bene, vediamo cosa vuole fare la società ma la mia intenzione è quella di rimanere.
Spero per tutti che si possa riprendere finalmente senza ulteriori stop, per il calcio dilettantistico, per tanti ragazzi che hanno voglia di tornare alla vecchia routine. È stato un peccato aver bloccato tutto. Lo sport è un bene per tutti, quello che muove tutto è la passione e se fai quello che ti piace stai bene mentalmente e fisicamente”.

Concludiamo con il vincitore Nicolò Lolli che l’estate scorsa ha aggiunto un altro tassello al suo ricco e importante bagaglio di esperienze passando dal Vighignolo alla Serie D col Tritium Calcio.


“Diciamo che definirsi soddisfatto, vedendo la situazione, è un po’ un azzardo. – si esprime così sulla sua stagione – È stata travagliata, al di là del Covid, e lo è tuttora, non è stata facile”. Nicolò è tra i fortunati che ha potuto continuare a giocare ma nemmeno lui si aspettava di poter essere tra i pochi privilegiati a poterlo fare a differenza dei suoi colleghi di categorie più basse: “Alla fine è stata una decisione inevitabile e vedendo l’evolversi della situazione è stato giusto così ma sinceramente, vedendo le aperture che c’erano state in estate non me l’aspettavo. Indubbiamente questo ha complicato ulteriormente le cose ma posso immaginare l’invidia degli altri che non possono farlo, perché lo sarei pure io. Mi auguro e credo che con i vaccini la situazione possa cambiare per tornare alla normalità, anche perché il calcio senza tifosi è talmente diverso”.

Finito questo campionato Nicolò si butterà in una nuova avventura o proseguirà con questa? “Ora come ora mi concentro sul finale di stagione, dobbiamo raggiungere un obiettivo diverso da quello di inizio della stagione, cerchiamo con impegno e umiltà la salvezza. Una volta finita la stagione si vedrà, adesso mi dedico a questo. Nel mentre ho iniziato a lavorare, non era facile visto il periodo, ho poco tempo libero ma sono contento”.

Roberta Sgarriglia

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