Vincenzo Rinaldi non riesce a fare a meno della panchina. Potrebbe già essere questo il titolo di giornata dato che alla guida dell’Olimpia quest’oggi c’era proprio lo storico tecnico biancoazzurro. E Albertoli? Colui che formalmente dovrebbe essere il nuovo allenatore ha seguito il match dalla tribuna facendosi sentire a gran voce per tutti i 90′. “Entro settimana prossima ci potrebbero essere delle novità in merito spiega Rinaldie qualora ci saranno le comunicheremo prontamente“.

Spazio dunque alla partita. Il 2-2 maturato sul terreno di gioco lascia un bel pizzico di soddisfazione a Rinaldi, nonostante la sua Olimpia sia stata recuperata proprio in extremis da un combattivo Morazzone, perché tornare a vivere una partita ufficiale dopo tutti questi mesi fermi vale più di qualsiasi altra cosa. “È stata una bellissima esperienza – certifica Rinaldi – perché la squadra è per nove undicesimi nuova, mancavano dei giocatori importanti e le amichevoli precedenti non erano andate bene. La preoccupazione alla vigilia c’era, considerando anche il livello del Morazzone che secondo me è una delle migliori squadre di categoria, ma abbiamo tenuto loro testa e disputato una buona partita. Sono contento perché abbiamo cercato di proporre gioco“.

Ed è proprio questo il punto su cui Rinaldi fa leva: “Il giocatore più vecchio in rosa quest’oggi era un ’97 e il Campagnolo è stato preso dalla Seconda Categoria per fare il centrale in Promozione; non è facile costruire qualcosa dall’oggi al domani e, infatti, il nostro obiettivo quest’anno deve essere quello di far crescere i nostri giocatori. Il materiale c’è: così come non dovevamo deprimerci dopo le amichevoli non dobbiamo esaltarci dopo oggi, ma lavorare per fare una stagione dignitosa e costruire in vista dell’anno prossimo. Anche perché quest’anno c’è la Solbiatese che ammazzerà ben presto il campionato. La andrò a vedere domenica prossima? Non credo serva studiarla (ride, ndr) e poi saremo impegnati in un’amichevole contro la Varesina; affronteremo ogni match con il giusto spirito per maturare“.

Di umore opposto il tecnico del Morazzone Giorgio Dossena (nella foto a destra) che non fa drammi per il risultato ma recrimina sui troppi errori tecnici commessi quest’oggi dalla sua squadra: “Il Morazzone può e deve fare meglio dal punto di vista tecnico. Tutti i problemi che abbiamo avuto ce li siamo creati da soli perché non abbiamo gestito bene il pallone. Sicuramente dopo un anno e mezzo era difficile ripartire e capisco che i ragazzi fatichino a trovare le misure, ma siamo tutti nella stessa barca e oggi abbiamo capito che un conto sono le amichevoli, un altro le partite in cui ci sono in palio i tre punti“.

La partita sembra essere cambiata con la punizione in chiusura di primo tempo che ha portato l’Olimpia al pareggio e nella ripresa il Morazzone è sembrato quasi intimidito. “Quando prendi un gol del genere è normale patire un po’ di sbandamento – conferma Dossena – ma ricordiamo che anche la punizione è nata da un nostro errore tecnico. Giocare dopo così tanto è stato senz’altro bello, ma soprattutto complicato per tanti aspetti. Domenica prossima contro la Solbiatese mi auguro di vedere una squadra dimostrare in campo ciò che sa di poter fare. Campionato? Dobbiamo fare il meglio possibile: i risultati sono la conseguenza di ciò che si fa in campo e se diamo il massimo ci toglieremo delle soddisfazioni perché questa squadra può dare molto di più“.

Matteo Carraro

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