Da domenica 17 gennaio quasi tutta l’Italia cambierà colore. Come ogni venerdì, oggi l’Istituto superiore di sanità (Iss) renderà pubblico il report con il monitoraggio settimanale regione per regione e, sulla base di questi dati, il Ministro della Salute firmerà le ordinanze con la ripartizione delle regioni nella singole zone (bianca, gialla, arancione e rossa).
Lombardia, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano passeranno in zona rossa, entrano in zona arancione Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta mentre rimangono in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto; zona gialla, infine, per Basilicata, Campania, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna e Toscana. Nessuna area d’Italia ha i requisiti per la zona bianca.

La Lombardia, dunque, entrerà in zona rossa, quella con più limitazioni. A margine di un evento in Brianza, il presidente della Regione Attilio Fontana ha espresso tutto il suo disappunto: “E’ una punizione che la Lombardia non si merita. Il ministro Speranza mi ha detto che farà fare ancora dei controlli. Gli ho fatto presente che c’è qualcosa che non funziona nei conti, che il sistema dell’indice Rt si basa su dati vecchi che non rispecchiano la realtà attuale”.

I divieti in zona rossa

È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

Le zone d’Italia

ZONA ROSSA
Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Sicilia

ZONA ARANCIONE
Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d’Aosta, Veneto

ZONA GIALLA
Basilicata, Campania, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna e Toscana.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui