Non sono stati due anni facili per Klay Thompson, uno dei migliori cestisti della NBA. L’infortunio subito nel 2019 al ginocchio lo ha infatti tenuto lontano dai campi per parecchio tempo, ma adesso il campione è tornato ad allenarsi a pieno ritmo, con un rientro previsto entro dicembre. Con il suo ritorno i Golden State Warriors possono puntare all’anello.

Prima l’infortunio, poi il rientro: la fine del calvario per Thompson

Nel 2019 Klay Thompson subì un controverso infortunio al ginocchio, in grado di tenerlo fuori per molti mesi. Adesso il calvario sembra però terminato: il cestista è infatti tornato ad allenarsi, e il suo rientro sul parquet – salvo complicazioni – dovrebbe avvenire fra la seconda e la terza settimana di dicembre con l’affiliata della G-League. Se tutto andrà come dovrebbe andare, Klay Thompson rientrerà fra i ranghi dei Golden State Warriors il 20 dicembre, giusto in tempo per la gara contro i Sacramento.

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I Golden State Warriors di Steve Kerr puntano al titolo

Naturalmente i Golden State Warriors, guidati da Steve Kerr, non possono che gioire del tanto atteso rientro di Klay Thompson. I Warriors, infatti, sono attualmente la squadra con le migliori statistiche, e l’innesto di una guardia così forte li inserisce di diritto tra i favoritissimi per il titolo. I tifosi del Golden State possono dunque gioire, anche perché Thompson è molto carico e ha le idee particolarmente chiare. Il cestista dei Warriors ha infatti dichiarato di voler vincere il titolo ad ogni costo, ed è convinto di poter tornare ai livelli precedenti l’infortunio, che lo vedevano semplicemente come uno dei migliori al mondo.

D’altronde le motivazioni non potevano che essere alle stelle, per un campione così forte che ha avuto le energie per uscire da un calvario che sembrava senza fine. Chiaramente l’allenatore Kerr preferisce muoversi con i piedi di piombo: ha dichiarato che Thompson verrà inizialmente monitorato durante ogni singolo allenamento, con l’obiettivo di farlo tornare un titolarissimo alla prima occasione utile. Considerando l’entità dell’infortunio subito, come si suole dire, la prudenza non è mai troppa e Steve Kerr lo sa bene.

Michele Marocco

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