Il Morazzone attende l’anno nuovo da secondo in classifica, dietro solo alla corazzata Solbiatese. Il gruppo guidato da mister Dossena ha qualità, entusiasmo, affiatamento e, aspetto mai banale nello sport, è molto unito. Se tra i “senatori” si contano ad esempio Ghizzi, Libralon, Martignoni, Bosetti, Vezzoli, tra i più giovani c’è Lorenzo Gerevini, un ragazzo che da tre anni veste rossoblù e che, a dispetto della sua giovane età (è un classe 2000), è già un veterano.

A breve, con l’anno nuovo, sarai al Morazzone da tre anni. Come li descriveresti?
“Se mi sciroppo ben 34 chilometri per andare al campo, un motivo c’è. Il Morazzone è la società perfetta e ci sono ottimi giocatori che sono diventati in breve tempo anche miei amici. Ricordo ancora che quando giocavo, forse meno di quello che avrei voluto, all’Ardor Lazzate, il Direttore Marco Dallo ha voluto parlarmi per propormi di trasferirmi al Morazzone. Mi sono subito informato sull’ambiente e sulle aspirazioni del club e ho percepito fin dal primo secondo che volevano puntare su di me, volevano a tutti i costi che mi unissi a loro. Stincone, l’allora tecnico, mi ha dato fiducia fin da subito e lo ringrazierò sempre. Ci siamo piaciuti all’istante e dopo tre anni rifarei mille volte la stessa scelta. Abbiamo tutti grande sintonia e mi trovo benissimo in particolare con i “vecchi”, Ghizzi su tutti. Spesso ci scherziamo, ma probabilmente ho un animo affine al gruppo dei più grandi d’età rispetto a me”.

Il tuo girone d’andata è stato molto positivo e hai già segnato 5 gol.
“Sono contento. Ad inizio stagione faccio sempre fatica a rimettermi in forma, è come se avessi un ritmo di un atleta con più anni di quello che ho, ma quando entro in condizione di solito sto molto bene. Ho avuto una piccola flessione e infatti il mister, una persona di cui ho tanta stima, mi ha parlato e ha preferito farmi subentrare dalla panchina piuttosto che schierarmi titolare. Sono stato d’accordo ed entrare a gara in corso mi ha fatto bene”.

In più di un’occasione, infatti, quando sei entrato hai spaccato la partita.
“Proprio così, ricordo di aver procurato almeno tre rigori appena entrato. Da fresco, contro difensori magari più stanchi, posso essere un’arma in più per la mia squadra, essere dirompente. Quando ho ripreso fiducia e condizione, il tecnico ha ricominciato a farmi giocare da titolare e lo ringrazio per questo e per come ha saputo gestirmi”.

Sei molto giovane e hai ampi margini di miglioramento. Secondo te in cosa puoi crescere in particolare?
“Purtroppo ho il difetto di demoralizzarmi un po’ quando sbaglio. Al Morazzone, però, ho sempre sentito il sostegno e l’appoggio dei compagni, del mister e della società e ora soffro un po’ meno quando commetto errori. Devo usare questa mia caratteristica come punto di forza: imparare dagli sbagli per ripartire più forte e con più consapevolezza ed esperienza”.

Mercoledì 22 dicembre avete chiuso l’anno in bellezza con un buon 5-1 rifilato all’Olimpia. Non potevate scegliere un modo migliore per congedarvi dal 2021.
“Abbiamo oggettivamente disputato una grande partita. Nei giorni precedenti il nostro allenatore ci ha fatto un bel discorso motivazionale. Crede tantissimo in noi, è convinto dei nostri mezzi e ci ha trasmesso tutto questo. Siamo dunque scesi in campo con voglia e con carattere e nemmeno il freddo pungente ci ha bloccati. L’approccio è stato dei migliori e dopo cinque minuti abbiamo fatto un gol e prima della fine dei primi 45′ ne abbiamo segnati altri due. Tutto poi è stato in discesa e ci siamo portati a casa altri tre punti importanti al termine di una prestazione convincente”.

Il secondo posto, non per nulla, è vostro.
“In estate non ci siamo sbilanciati troppo sui nostri obiettivi, ma oggettivamente siamo quanto meno da playoff. Mi sono sorpreso in particolare per come abbiamo affrontato il tour de force di dicembre in cui abbiamo giocato praticamente ogni tre giorni e non abbiamo sbagliato niente. Il nostro secondo posto è meritatissimo, anche perché siamo una squadra unita, che ha fame e che si allena con impegno e dedizione. Tutto quello che abbiamo ottenuto è frutto di come siamo e di come lavoriamo in settimana”.

Fate un pensierino alla Solbiatese? C’è margine per provare ad insidiarla secondo te?
“La Solbiatese è in alto ed è la più forte e attrezzata, ma noi non ci tiriamo certo indietro. Dovrebbe perdere qualche punto e noi non sbagliare niente e tutto sarebbe possibile e aperto. Negli ultimi anni abbiamo sempre preso parte ai playoff e ci terremmo molto a partecipare alla post season anche quest’anno, magari centrando il colpo grosso”.

Quale squadra ti ha impressionato di più finora?
“Oltre alla Solbiatese, che è scontato, dico il Saronno. L’abbiamo incontrato due volte e sono un’ottima squadra. Conoscevo qualcuno che proviene dall’Ardor Lazzate e sono piacevolmente sorpreso per come stiano facendo un buon percorso”.

In aggiunta al campionato, avete anche la Coppa Italia con gli ottavi di finale contro l’Accademia Inveruno fissati per il 2 febbraio.
“Il nostro motto è affrontare una partita alla volta e vedremo in che condizione saremo in quella data. Quello che è indubbio è che ci teniamo molto alla competizione e vincerla sarebbe un onore nonché vorrebbe dire centrare un traguardo importantissimo per noi e per la società”.

Per altro ultimamente è arrivato qualche rinforzo sul mercato e Italiano ha avuto un grande impatto.
“In due partite ha segnato tre gol, cosa si può volere di più? Tra l’altro, quando recentemente contro il Saronno non ho giocato perchè ero squalificato, la mia maglia numero 7 è andata proprio a lui e l’ha onorata con un bel gol. Prima dell’inizio del match gliel’avevo predetto e sono stato profetico. Il mio 7, che ho dai tempi della Juniores dell’Ardor Lazzate, porta bene”.

Qual è il desiderio per il 2022 che vorresti vedere esaudito per il Morazzone?
“Sogno di vincere il campionato. Possiamo fare veramente bene nel girone di ritorno. Può sembrare folle ma io ci credo”.

E per quanto riguarda te?
“Mi piacerebbe arrivare in doppia cifra tra Coppa Italia e campionato. Sono esattamente a metà strada e secondo me posso farcela”.

Ora ti godi un po’ le vacanze natalizie. Hai programmi?
“Ho finito di lavorare il 23 dicembre e riprenderemo ad allenarci il 3 gennaio. Nel mezzo, avevo prenotato un volo per andare a Berlino, ma, vista la situazione pandemica, all’ultimo lo sposterò e sceglierò una meta in Italia”.

Laura Paganini

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