Autentica eccellenza varesina nel campo della sanificazione, ASKYClean di Maurizio Gandini si sta facendo rapidamente conoscere anche nel resto d’Italia e all’estero. Gli straordinari risultati, certificati da attente analisi di laboratorio, stanno infatti destando l’interesse di numerose realtà desiderose di tutelarsi da ogni tipo di minaccia batteriologica.

Sicuramente è questo l’obiettivo dell’UAE Team Emirates dato che la squadra emiratina, da inizio stagione, è seguita in tutto e per tutto da ASKYClean. Non a caso, con l’imminente partenza della 104^ edizione del Giro d’Italia, Gandini si trova attualmente a Torino presso il J-Hotel dove alloggiano dirigenti e corridori UAE, tra cui il tainese Alessandro Covi (alla prima partecipazione in carriera). Se la kermesse rosa deve ancora ufficialmente iniziare, lo stesso non si può dire del lavoro di ASKYClean che è quotidianamente all’opera per sanificare ogni ambiente con cui l’UAE entra in contatto.

“Il nostro 2021 è cominciato giorno e notte in giro per il mondo – ci racconta Gandini – dato che siamo passati dal Belgio alla Spagna, dalla Francia all’Austria sempre al seguito dell’UAE. Al momento siamo qui a Torino, ma stiamo seguendo anche il ritiro al Sestriere e a Maiorca, dove abbiamo inviato i nostri prodotti e spiegato come usarli. Purtroppo siamo ancora una realtà piccola e non possiamo essere fisicamente ovunque, anche se mi piacerebbe”.

Malgrado questo siete comunque sempre attenti alle realtà varesine perché il vostro rapporto con gli Skorpions e con l’MV Agusta continua; è esatto?
“Assolutamente sì. Purtroppo per quanto riguarda l’MV Agusta non siamo ancora riusciti a seguirli direttamente durante i Gran Premi perché le misure anticovid sono davvero stringenti e non ci sono pass sufficienti, ma gli mandiamo sempre i nostri prodotti e loro sanno come usarli. Fronte Skorpions invece abbiamo sanificato il “Franco Ossola” prima del debutto di sabato 24 aprile e saremo presenti anche per i prossimi impegni. Tra l’altro proprio recentemente ho ricevuto i dati dell’analisi di laboratorio e non posso che essere orgoglioso del lavoro fatto”.

Ovvero?
“Dopo il nostro intervento la sanificazione degli ambienti equivaleva a quella delle sale operatorie. Solo questo dimostra quanta cura e attenzione mettiamo nel nostro lavoro, e farlo capire a chiunque è ciò che più mi preme: noi facciamo le cose fatte bene, nel modo giusto, con prodotti non pericolosi e assolutamente funzionali. Parlano i risultati”.

L’obiettivo primario ora è il Giro d’Italia, e so che avete già iniziato a lavorare da mercoledì.
“Sì, ci siamo messi al lavoro su tutti i pullman, i camion, le ammiraglie, le camere e tutto quel che è relativo alla squadra. So che altri team stanno ‘copiando’ il nostro modus operandi limitandosi però a sanificare, male, qualche ambiente; noi, invece, sanifichiamo tutto, giorno per giorno. Al Tour de Romandie siamo stati una settimana intera e abbiamo svolto sette sanificazioni in ogni camera; qui staremo quattro giorni e faremo lo stesso”.

Come si svolge una giornata al seguito dell’UAE?
“Al mattino chiediamo ai responsabili dell’albergo di rassettare le camere il prima possibile, in modo da procedere immediatamente con la sanificazione; solitamente dopo pranzo le stanze sono già a posto. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto il discorso è leggermente differente. Innanzitutto i responsabili dell’UAE eseguono una pulizia maniacale quotidiana di ogni veicolo e, la sera, quando finiscono loro iniziamo noi: sui pullman, inoltre, ci sono le docce e quando si cambia il serbatoio dell’acqua, da circa mille litri, eseguiamo un trattamento completo anti-legionella”.

Il vostro lavoro influisce sulle prestazioni di un atleta?
“Si scherza tanto in merito a questo argomento e anche noi spesso facciamo qualche battuta, ma la risposta è no. O meglio, la sanificazione non migliora le prestazioni di un atleta ma è ovvio che se il corridore riposa in un ambiente perfettamente sanificato ne beneficia dal punto di vista fisico perché dorme più tranquillo e vive più sereno”.

Qual è l’obiettivo di ASKYClean per queste tre settimane?
“Io già ad oggi mi sono tolto davvero tante soddisfazioni. Lo stesso direttore dell’Hotel si è detto tranquillo nel vedere appeso alle porte il cartellino che certifica l’avvenuta sanificazione delle camere e noi siamo disposti ad aiutare anche tutte le altre squadre che alloggiano qui, come ad esempio l’Astana. Il nostro obiettivo è sempre quello di aiutare e fornire un servizio efficace”.

Sarete anche al Tour de France immagino, è così?
“Assolutamente sì. Seguiremo l’UAE in qualsiasi appuntamento del calendario, pure quelli in contemporanea e cercheremo di espanderci sempre più. L’obiettivo è quello avviare nuovi contatti che vadano anche oltre al ciclismo”.

Quanto può crescere ASKYClean?
“Ho notato che le richieste ci sono. Io, per mia volontà, mi sono prima di tutto concentrato sull’aspetto scientifico in modo da avere metodi e prodotti perfettamente sicuri e funzionanti, ma non ho ancora avviato un discorso commerciale. Ci sono già alcuni contatti e mi auguro che portino a qualcosa ma, come ho detto prima, io sono già orgoglioso di ciò che ho fatto e sto facendo”. 

Matteo Carraro

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