La ripresa degli allenamenti in questi giorni è stata accompagnata da splendide giornate di sole e a Lonate l’umore dei bambini è a mille. “Abbiamo iniziato soprattutto per i ragazzi, visto che sono fermi da mesi – inizia così Roscelli, responsabile del settore giovanile del Lonate Ceppino –. È normale che in questo modo, senza contatto, non è calcio ma almeno si muovono. Lo scorso fine settimana erano contenti di essersi ritrovati”.

Hanno iniziato tutte le annate fino agli Allievi e pure il Lonate, come altre società, ha optato per una sessione di allenamento a settimana: “Gli orari e i giorni sono stati ridotti di molto finché le temperature non si alzeranno. Facciamo allenamento al mattino e al pomeriggio del sabato e della domenica e penso che sarà così fino a marzo. Queste temperature non fare la doccia non è un problema, ma se piove o il tempo non è dei migliori sospendiamo”.

Roscelli prosegue spiegando come si sono organizzati, rispettando le normative che il protocollo prevede: “Facciamo tenere le distanze al massimo, misuriamo la febbre all’ingresso e i ragazzi sono muniti di autocertificazione. A parte qualcuno che non è potuto venire perché aveva la visita medica scaduta o non l’aveva ancora fatta, per il resto sono venuti tutti. L’allenamento dura un’ora e un quarto/un’ora e mezza per ogni annata e arrivano scaglionati per evitare che ci sia molta gente”.

Lentamente si sta tornando ad una pseudo normalità e dentro tutti c’è il desiderio che prima o poi si possa tornare a fare cose che prima facevamo sempre e, calcisticamente parlando, questo significa tornare a fare tornei: “Quest’estate c’è in progetto il campus. Vedremo come si evolverà la situazione e la speranza è di poter organizzare delle partite, tornei tra squadre, avere un contatto fisico a partire da aprile/maggio. Vedo che i ragazzi sono contenti ma noto che hanno voglia di fare le partitelle e sono tenuti a freno. In tutto questo periodo, grazie all’Amministrazione Comunale, è stato possibile realizzare il campo in sintetico e i bambini riprendendo hanno potuto “assaggiare” questo nuovo campo”.
“C’è anche il pericolo che per gli Allievi, data l’età particolare, possa passare la voglia e la passione di giocare stando a casa – prosegue Roscelli commentando come questi mesi fermi possano aver influito negativamente sui ragazzi –. Per questo abbiamo ripreso anche con loro, altrimenti davvero c’è il rischio che in molti possano mollare e di sicuro la pandemia non ha aiutato”.

Infine si è parlato di come ormai, con molta certezza, i campionati non riprenderanno più: “È l’unica soluzione possibile, alla fine è giusto così perché riprendere con queste restrizioni e magari dopo una settimana sospendere tutto non è conveniente. Speriamo che vada in porto la richiesta, fatta da più società, sul blocco delle annate degli Allievi e dei Giovanissimi per l’anno prossimo. Bisognerebbe fare finta che sia un anno zero”.

Roberta Sgarriglia

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui