Da lunedì 1° marzo la Lombardia tornerà zona arancione. Dopo tre settimane di zona gialla (tranne Viggiù e altri tre comuni lombardi che sono fascia rossa e tranne l’arancione rinforzato istituito nel Bresciano), con il passaggio in zona arancione in Lombardia aumentano le restrizioni. Negli ultimi giorni i contagi sono saliti piuttosto velocemente e stanno preoccupando. Con l’RT a 0,99, quindi di poco sotto l’1, ma con un rischio che, in base al monitoraggio della Cabina di Regia, è diventato alto, sarà inevitabile questo provvedimento.
Insieme alla Lombardia, diventeranno arancioni anche il Piemonte e le Marche, la Basilicata ha dati da rosso. La Liguria dovrebbe passare alla zona gialla mentre la Sardegna potrebbe essere la prima regione d’Italia in zona bianca.

Per quanto riguarda lo sport, in zona arancione è consentito lo svolgimento di attività sportiva o attività motoria all’aperto, dalle 5 alle 22, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per l’attività motoria.

Le regole della zona arancione

Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune. Saranno comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto per i bar è consentito fino alle ore 18. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre.

Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

Redazione

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