La vittoria di domenica sera contro l’Allianz Pallacanestro Trieste, in quello che è stato un vero e proprio blitz degno delle migliori regie di Hollywood da parte della Openjobmetis Varese, ha riportato ossigeno, tranquillità ed un pizzico d’ottimismo in più in tutto l’ambiente biancorosso.
Caratteristiche, queste, che non guastano mai, specialmente in un momento nel quale la situazione infortuni e covid-19 tiene ancora il gruppo a soli 7 elementi disponibili per coach Adriano Vertemati. Un momento di difficoltà oggettiva che va avanti da un mese ma nel quale, per stessa ammissione dell’allenatore biancorosso a fine partita domenica sera, il gruppo ha trovato unità, coesione e soprattutto continuità nel modo di allenarsi e del seguire determinati concetti.

Si tratta comunque di una situazione temporanea e si spera che l’emergenza possa già finire questa settimana. La squadra con la vittoria di Trieste ha ritrovato però intanto qualche certezza in più, ma non è certo ancora guarita da quella malattia che fino ad oggi l’ha colpita, relegandola nei bassi fondi della classifica.
Quello che è certo è che la trasferta giuliana e le due partite precedenti con Treviso e Brindisi è che ora ci sono determinate certezze almeno in termini di ruoli ed impiego dei giocatori negli stessi. Così, se pare ormai evidente che Gentile debba essere lasciato fare da assaltatore totale nel suo ruolo di ala piccola, è altrettanto palese come Kell dia il meglio di sé quando viene liberato da compiti di regia, con la possibilità, giocando da 2, di mettere in mostra tutto il suo potenziale tecnico offensivo.

Questa consapevolezza nuova sta portando Varese a guardare il mercato, sapendo di avere una sola fiches a disposizione, per trovare il tassello giusto. Tenuto conto che a dicembre scadrà il mini contratto di Amato, che non verrà rinnovato a meno di particolari situazioni, diventa logico pensare di trovare in un nuovo playmaker, la scelta ad oggi e la migliore per questa squadra.
Un uomo d’ordine che però sia anche capace di offrire soluzioni offensive importanti, imprimendo una forte identità al gioco. Il nome più gettonato e che potrebbe corrispondere all’identikit perfetto potrebbe essere quello di Jaime Smith, lo scorso anno a Cantù, profondo conoscitore del nostro basket ed una garanzia in campo. Il problema rimane sempre l’ostacolo economico che ad oggi non permette di vagliare nell’immediato la soluzione. Come lui, c’è sempre a piede libero l’opzione Luca Vitali, playmaker vecchio stampo, ragionatore, per una scelta che potrebbe seguire le orme di quanto fatto da Reggio Emilia con Cinciarini: un giocatore esperto e dal sicuro affidamento.
In lizza nei desideri di Varese non rientra più Filip Kruslin, in orbita biancorossa nelle scorse settimane ma ora tornato ufficialmente a Sassari, mentre sarebbe costante l’interesse su Frank Gaines, assaltatore totale d’area e potenza di fuoco elevatissima palla in mano. Non certo un playmaker, ma che potrebbe completare il reparto esterni con altre soluzioni, continuando così ad alternare Kell, De Nicolao e Beane in regia.

Si parla di scelte diverse, di possibili nomi, di costi comunque sempre alti. Puntare su un altro giocatore dalle spiccate doti offensive o cercare un regista puro?
Questo è il dilemma più forte ad oggi tra i biancorossi, con Wilson indiziato numero uno a lasciare Varese. Si tratta comunque di una decisione da prendere con molta accuratezza e attenzione, per quella che potrebbe rivelarsi la mossa con cui cercare di svoltare definitivamente la stagione.

Alessandro Burin

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