Sono passati tre giorni ormai da quando il tweet di Rosario Rasizza, AD di Openjobmetis, ha squarciato qualsiasi tipo di sicurezza in casa biancorossa, ponendo un grosso punto di domanda su quello che potrà essere il futuro di squadra e società. Ovviamente i tifosi sono molto preoccupati da una situazione che, nel caso in cui ci dovesse essere l’addio del main sponsor, sarebbe davvero complicata da gestire in termini di programmazione e sostenibilità in vista del prossimo campionato. Il fulmine a ciel sereno ha preso in contropiede tanti, se non tutti, anche in società e che per questo lascia disorientati. 

Ma cos’è successo veramente? La linea che passa da fonti societarie ed a essa collegata vede il gesto di Rasizza come una mera provocazione e stimolo per far capire quanto la situazione economico-finanziaria di Pallacanestro Varese sia delicata e di come ci sia bisogno di investitori nuovi per dare smalto alla squadra e al progetto. 
Una provocazione che quindi potrebbe anche essere legittima ma che sicuramente risulterebbe più che contestabile per i modi e i termini nei quali sarebbe stata espressa. 

Ora, bisogna effettivamente capire se questa è davvero la sensazione preminente o più un auspicio visto il peso che il gruppo Openjobmetis ha in Pallacanestro Varese oggi. Basti solo ricordare che il presidente dell’azienda interinale, Vittorelli, è anche presidente della società biancorossa, oppure basti pensare ad Orgoglio Varese, nato per diretta volontà di Rasizza, ma anche al peso che Openjobmetis ha nel Consorzio. 

Insomma, un addio dell’attuale main sponsor appare difficile visti i rapporti solidi e l’importanza nella realtà varesina dimostrata fino ad oggi, come testimonia anche il CDA allargato della scorsa settimana nel quale era stata impostata un’idea di implementazione del budget per la prossima stagione. 
Addio difficile quindi ma non impossibile, perché dopo tanti anni di sostentamento potrebbe anche essere arrivata al capolinea la lunga storia d’amore tra Openjobmetis e Varese, anche se improvvisa ed inaspettata. La scelta lascerebbe un po’ di stucco visti proprio i passi avanti che la società è riuscita a fare in termini di sponsorizzazioni e partnership in un’annata così delicata, come abbiamo spiegato in questo articolo, riuscendo a tenere con sé tutti gli investitori e ad aggiungerne anche di nuovi. 

La situazione genera comunque scompiglio soprattutto per quanto riguarda l’immediato futuro perché a maggio si è già in piena programmazione e le carte in tavola devono essere già più che scoperte. 
Per definire meglio tutto quanto sarà decisivo il Consiglio d’Amministrazione di Openjobmetis che dovrebbe andare in scena venerdì, nel quale presumibilmente si chiarirà tutta la vicenda in una direzione o nell’altra, con la chiara speranza per tutto il mondo biancorosso che quella di Rasizza sia solo stata una boutade, fatta e portata al pubblico nel modo peggiore. 

Alessandro Burin

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