Provocazione. Parafrasando Prina (“L’obiettivo è mettercene 5 alle spalle”), proviamo a rivoltare la frittata. E cioè, perché prima non cerchiamo invece di trovarne 5 che arrivano davanti a questa Pro Patria? Smargiassata? E’ ovvio. Stagione e temperatura giustificano ampiamente il colpo di sole. Ma robusto precampionato e arrapante passaggio del turno in Coppa con la FeralpiSalò (chiara candidata ad entrare in quel pokerissimo) tracciano una rotta ragionevolmente più ambiziosa del semplice mantenimento della categoria (overperformance peraltro già mandata in scena con successo negli ultimi 3 campionati).
Sul telaio di Javorcic il Biellese 2 sta infatti montando una scocca diversa dalla precedente per interpretazione e tempi di gioco. All’apparenza sfumature. Nella sostanza, un upgrade più radicale di quello che (probabilmente) ci si poteva attendere. Nel solco di quella rivoluzione silenziosa che abbiamo evocato dopo la prima uscita con l’Alessandria. Un cambio di passo intrigante che ha già attecchito al netto di assenze di rilevo. (al “Turina” oltre a Banfi, Ferri e Sportelli mancavano 4 sicuri protagonisti come Lombardoni, Bertoni, Pizzul e Vezzoni).
A scopo puramente didascalico ed aspettando il battesimo in regular season (domenica alle 17.30 con l’AlbinoLeffe allo “Speroni”), buttiamo giù solo alcune delle variazioni sul tema già proposte dalla Pro Patria 2021/22.

Saporetti al centro, Boffelli a sinistra – In mancanza di Lombardoni, la supplenza centrale è sempre toccata al sarnicense. Senza la presunzione di citarsi addosso, l’anno passato dopo lo 0-3 con il Pontedera avevamo sottolineato le peculiarità dell’ex Atalanta nel difendere in avanti. E il conseguente maggior agio nell’operare sul centrosinistra. Con Fietta in mediana causa persistente indisponibilità di Bertoni, Prina ha messo Saporetti al centro garantendo la prima gara senza subire reti del luglio/agosto biancoblu. Magari solo una coincidenza. E magari no.         

Mezzali di sfondamento – Più che una novità, l’enfatizzazione di una tendenza preesistente. Con Fietta a tratti più basso (per necessità di copertura e per aggiungere qualità alla prima uscita), le mezzali hanno tanto campo da attaccare. Sabato a Salò Brignoli e Nicco hanno tambureggiato la trequarti avversaria creando spesso la superiorità numerica in avanti. A occhio e croce, chi quest’anno giocherà in quella posizione, segnerà parecchio.     

Punte verticali – La sensazione è che Prina voglia le punte più vicine e sulla reciproca verticale. In questa direzione il gol di Stanzani frutto di una sponda di Castelli. In più, il messaggio è che tutti possono giocare con tutti. Senza coppie predefinite.    

Esterni esterni – Meno incroci e binario battuto sino alla linea di fondo. Basta dare un’occhiata alla quantità industriale di cross del notevolissimo precampionato di Pierozzi. Se è vero che il tecnico tigrotto ha in animo un abbozzo di 3-4-3, questo potrebbe essere il cantiere più spiazzante della Pro Patria che verrà.   

Giovanni Castiglioni (Foto FeralpiSalò Official Facebook)

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