Un Città di Varese a due facce. O forse a una faccia e mezza. Sì perché la prestazione offerta dalla Juniores Nazionale biancorossa contro il Borgosesia nasconde parte degli errori già visti in precedenza ma tanti, tantissimi, segnali positivi su cui Gianluca Porro avrà la possibilità di costruire qualcosa di importante.

Il 4-1 finale ottenuto grazie ad un’ottima ripresa racchiude tutto questo e molto di più, ed è proprio mister Porro ad analizzare la prestazione dei suoi: “Il fatto che sia stata una partita a due facce è sotto gli occhi di tutti, eppure dal punto di vista del gioco abbiamo fatto benissimo anche nel primo tempo. Paradossalmente c’è stata sia cattiveria in tante occasioni sia poca cattiveria sotto porta in parecchie circostanze. E la cattiveria c’è stata anche negli errori, perché il gol di Storti nasce da una palla che lui è bravo a recuperare dopo un suo errore”.

Gol di Storti a parte, le altre marcature biancorosse nascono tutte da palla inattiva; un bene o un male? “Bella domanda – sorride Porro – e se consideriamo anche le altre partite sono già sei gol su palla inattiva. Con la mole di gioco che costruiamo è paradossale che quest’oggi abbiamo segnato con un tiro da 25/30 metri, due punizioni e un corner. Io credo che mettendo quel qualcosina in più che manca potremmo concretizzare anche a livello di gioco su azione. Il gol di Ritondale? Prima della battuta mi sono arrabbiato perché dovevamo fare uno schema per mettere la palla rasoterra all’altezza del dischetto; non so se abbia cercato direttamente la porta, ma, siccome la palla rasoterra non era, una mezza idea ce l’ho…“.

Il Varese di oggi, giocoforza, è stata una squadra diversa da quella vista due settimane fa contro il Crema, anche perché allora in mezzo al campo c’era un ragazzino classe ’90 che risponde al nome di Donato Disabato. Lo stesso Porro quest’oggi ha rimarcato ai suoi di non provare giocate da “Dido” e il tecnico spiega così il simpatico siparietto che ha fatto sorridere parecchi tifosi sugli spalti: “Mi è uscito spontaneo. Dido contro il Crema ci aveva dato una grossa mano mettendosi a disposizione in maniera esemplare, e già allora avevo detto che senza di lui il nostro gioco doveva essere diverso. Quest’oggi, comunque, credo si sia visto ciò che voglio dai miei ragazzi e mi fa piacere constatare che il pallino di gioco ce l’abbiamo sempre avuto noi”.

Alla luce di tutto ciò, Porro può comunque dirsi soddisfatto del processo di maturazione che la sua squadra sta affrontando, un percorso di crescita che passa anche da gesti maliziosi (ma efficaci) come il giallo rimediato da Romano per impedire un contropiede potenzialmente pericolosissimo. “Affrontiamo un cammino lungo – conferma Porro – e io mi prendo tutto, sia le cose buone sia le cose meno buone. Mi prendo questa partita a due facce, mi prendo la produzione di gioco, mi prendo i gol da palla inattiva e mi prendo anche e soprattutto gli errori per lavorarci. Oggi non si è vista quella supponenza e presunzione che si era percepita a tratti nelle prime due uscite e questo è già un gran bel passo in avanti. Testa bassa e lavoriamo con grinta e convinzione per diventare squadra con la “S” maiuscola”.

Le pagelle

Vono 6: incolpevole sul gol del Borgosesia. Per il resto della partita non viene impegnato più di tanto, ma quando serve risponde presente.
Franco 6.5: un motorino sulla fascia: puntuale nello sovrapposizioni, deve solo acquisire più sicurezza nelle giocate perché ha il piede e le qualità per fare grandi cose.
A. Romano 6.5: volente o nolente appare sempre anche solo per la sua fisicità che si fa sentire sia in fase offensiva sia in fase difensiva. Inizia forse troppo morbido, poi si fa valere; dimostra buona capacità in costruzione e quel pizzico di malizia (vedi l’ammonizione) che serve per ottenere il risultato (37′ st Nardi sv: dà il cambio a Romano nei minuti finali a risultato già acquisito e si comporta bene).
Bertuzzi 6: forse meno appariscente, ma altrettanto efficace. Soffre nella parte iniziale del match; bravo a reagire e disputare una partita ordinata.
Storti 7: gol da applausi e buonissima prestazione nel complesso che ricalca quella dell’altro esterno. Tante sovrapposizioni e tanto gioco che passa dai suoi piedi, ma qualche errorino di misura c’è stato e bisognerà lavorarci. I segnali, comunque, sono più che positivi.
Casari 6: il fisico in mezzo ce lo mette sempre, gli inserimenti con i tempi giusti non mancano; come per altri compagni qualche errore di troppo c’è stato, ma come dice il mister si cresce anche dagli errori. Per inciso: la prestazione è comunque pienamente sufficiente (15′ st Petrella 6.5: il suo ingresso dà nuova linfa e vigore ad un Varese che aveva già iniziato nel migliore dei modi la ripresa).
Fierza 6.5: non è Disabato, e qui non si scappa. La visione di gioco, in ogni caso, ce l’ha e ha tutto il tempo per affinarla. Anche a lui serve più convinzione, ma nel complesso non soffre praticamente mai gli avversari (25′ st Municchi 7: entra in campo con l’atteggiamento di chi vuole sfruttare al massimo il minutaggio a sua disposizione e lo fa nel migliore dei modi: movimento perfetto, giusto impatto con il pallone e 3-1 che chiude virtualmente il match).
Marangoni 6: partita a due facce la sua, che rispecchia la sfida in generale: in mezzo al campo si fa valere, negli ultimi venti metri sbaglia troppo. Offre comunque una prestazione importante che lascia ben sperare.
Coratella 7: con la sua velocità mette parecchio in difficoltà gli esterni del Borgosesia e crea situazioni importanti. Gli manca il gol, ma risulta sempre fondamentale nella costruzione della manovra biancorossa (39′ st Venditti sv: qualche minuto da mettere nelle gambe in vista degli impegni futuri).
Smaci 5.5: paga un primo tempo sottotono del Varese che si riflette in negativo sulla sua prestazione; fatica a trovare spazi ma, a sua discolpa, viene anche servito poco. Avrà altre occasioni per rifarsi (1′ st Romito 7.5: complice un Varese più pimpante, con lui in campo i biancorossi alzano i peso offensivo: sfiora il gol in un paio di occasioni e lo trova con una punizione perfetta).
Ritondale 7.5: il gioco del Varese si sviluppa prevalentemente sulla sua fascia e, al netto di qualche piccola sbavatura, risulta fondamentale per la vittoria odierna. Il gol del 2-1 (voluto o non voluto) è tutto suo, così come l’assist perfetto per 3-1 di Municchi; sta crescendo bene e Porro punta forte su di lui. Adesso è chiamato a confermarsi, e le potenzialità per farlo ci sono tutte.

Porro 7: sa come tirar fuori il meglio dalla sua squadra e, soprattutto, sa come farla giocare bene. Vederlo in panchina è uno spettacolo per l’agonismo e l’intensità che ci mette, unito ovviamente alle ottime competenze calcistiche; per far crescere i suoi giovani il Varese ha fatto la scelta giusta.

BORGOSESIA: Dell’Agnese 6 – Abbagnano 5.5 (22′ st Rami 6) – Pinton 6 – Cerminara 5.5 – Romei 5.5 – Torelli 5.5 – Stesina 5.5 (40′ st Garavaglia sv) Mbow 6 – Boschi 6.5 (13′ st Bonazzi 5.5) – Cruz 6 – Diongue 6 (35′ pt Panariello 5.5); all. Martelli 6

Matteo Carraro

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